Il Santo Padre lunedì 13 febbraio 2017, nella meditazione mattutina a Santa Marta, è tornato a parlare nuovamente del peccato della invidia e della rivalità, che porta le persone ad agire in modi non cristiani, a covare odi e rancori che nascono magari da semplici gelosie che vengono coltivate e accresciute, anziché essere sopite e considerate per ciò che banalmente sono: debolezze umane, che possono però arrecare gravi danni agli altri.
Papa Francesco ha voluto offrire la Messa della mattina, per padre Adolfo Nicolás Pachón, già preposito generale della Compagnia di Gesù, che parte come missionario per l’oriente. Il Santo Padre lo ha ringraziato per la sua opera con queste parole: “Che il Signore retribuisca tutto il bene fatto e lo accompagni nella nuova missione: grazie, padre Nicolás”.
Il Pontefice ha auspicato: “Il Signore oggi ci aiuti a ripetere questa sua parola: Dov’è tuo fratello? Invitando tutti ad un esame di coscienza: “ognuno di noi”, ha affermato, deve pensare “a tutti questi che abbiamo staccati, a tutti questi dei quali sparliamo quando ci incontriamo, o distruggiamo con la lingua”, e “a tutti quelli che nel mondo sono trattati come cose e non come fratelli, perché è più importante un pezzo di terra che il legame della fratellanza”.
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