Il 16 maggio 2017 Autorità Nazionale Palestinese, Cipro, Egitto, Iran, Israele, Giordania, Pakistan e Turchia, hanno inaugurato ad Allan, in Giordania, un progetto comune: il laboratorio internazionale SESAME – Synchrotron – light for Experimental Science and Applications in the Middle East, che trae la propria ispirazione dal CERN di Ginevra, Svizzera. La cerimonia ufficiale, si è svolta alla presenza di re Abdallah II di Giordania. Presenti, oltre ai Membri del progetto Sesame, anche i paesi Osservatori. Tra questi l’Italia, che ha con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare – Infn e con Elettra Sincrotrone – Trieste, ha dato un importante contributo scientifico.
Sesame, è un laboratorio multidisciplinare basato su sorgente di luce di sincrotrone di terza generazione, e rappresenta un centro di eccellenza per ricerche multidisciplinari, non solo per il Medio Oriente ma anche a livello internazionale, capace di coinvolgere scienziati e ricercatori di vari paesi, e in ambiti scientifici molto differenti tra loro: dalle scienze biologiche alla fisica, le scienze dei materiali, l’archeometria, per citarne alcuni. Tecnicamente è un potentissimo microscopio, basato appunto su un acceleratore di elettroni.
Il nostro paese è il solo tra gli osservatori ad aver stanziato, tramite il Miur – Ministero Istruzione, Università e Ricerca, un fondo specifico, gestito, come citato, direttamente dall’Infn. Il Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Valeria Fedeli, ha dichiarato: “Sesame è un progetto ambizioso, lo è per i suoi obiettivi scientifici, ma anche per gli aspetti politici e culturali. Il fatto di essere riusciti a portarlo a compimento testimonia ancora una volta come la ricerca scientifica possa rappresentare un potente strumento di cooperazione tra i popoli”.
Per tali ragioni ha spiegato, “come Governo Italiano e come Miur, abbiamo ritenuto che fosse importante sostenerlo, dando così un segnale alla comunità internazionale. È quindi con orgoglio che oggi celebriamo il successo di questo nuovo laboratorio internazionale di fisica, consapevoli di aver contribuito, grazie all’impegno delle ricercatrici e dei ricercatori dell’Infn e di Elettra, alla realizzazione di una risorsa unica per il Medio Oriente”.
L’importanza di Sesame va oltre gli aspetti scientifici: creando una grande opportunità per la ricerca, per il confronto tra scienziati, e per i possibili sviluppi economici e tecnologici, allo stesso tempo promuove il dialogo interculturale tra paese che altrove spesso difficilmente riescono a collaborare e confrontarsi in modi così obiettivi come quelli consentiti dalla scienza. “Un raggio di luce si accende in Medio Oriente. Porta scienza e cooperazione con sé”, ha infatti dichiarato Fernando Ferroni, presidente dell’Infn. “L’inizio delle attività di Sesame apre importanti opportunità in molti settori della conoscenza per i ricercatori di questa area tormentata”. Ferroni ha concluso affermando che “L’Infn è fiero di aver contribuito, grazie a un finanziamento ministeriale e con la collaborazione di Elettra, alla costruzione di questa straordinaria infrastruttura di ricerca”.
Mentre Gihan Kamel, responsabile della linea di luce infrarosso di Sesame, ha ringraziato il nostro paese: “senza l’esperienza di formazione ai Laboratori di Frascati dell’Infn, dove ho lavorato al sincrotrone Dafne – ha affermato – credo che oggi non sarei a Sesame: questa esperienza maturata è la motivazione principale per cui oggi sono qui”. Giorgio Paolucci, direttore scientifico di Sesame, ha spiegato che con l’inaugurazione ufficiale il progetto si trasforma “dall’essere un sogno, secondo alcuni impossibile da realizzare, ad essere la prima grande infrastruttura di ricerca del Medio Oriente”, commentando: “Per me è una grande emozione aver contribuito portando con me l’esperienza della ricerca italiana”
“Quella di Sesame – si legge nella nota ufficiale – è una storia lunga più di 25 anni. Nato sotto l’egida dell’Unesco, con il Cern come fonte d’ispirazione e guida, oggi Sesame rappresenta un brillante esempio di impegno globale – oltre all’Italia, sono paesi Osservatori Francia, Spagna, Brasile, Cina, Germania, Grecia, Giappone, Kuwait, Russia, Svezia, Svizzera, Stati Uniti e Gran Bretagna – che vede lavorare insieme popoli che non si erano mai seduti allo stesso tavolo per fondare e condurre assieme un progetto scientifico”.
“Il programma di ricerca di Sesame – continua la nota – prevede inizialmente tre linee di ricerca – che corrispondono a tre linee di fascio – cui si aggiungerà una quarta nel 2019. Tra gli argomenti che saranno sviluppati nei primi esperimenti: l’inquinamento della valle del fiume Giordano, con l’obiettivo di migliorare la salute pubblica nel territorio; ricerche per l’individuazione di nuovi farmaci per la terapia oncologica; analisi per i beni culturali, che vanno dalla bioarchelogia alle indagini su manoscritti antichi.”
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