Lo studio, durato due anni di lavoro, riprende alcune analoghe e precedenti realizzazioni di altri studiosi e artisti, come la statua presente nella mostra permanente allestita a Roma presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, opera dello scultore Luigi Enzo Mattei. Anche questo nuovo modello tridimensionale della Sindone è a grandezza naturale; è stato realizzato dall’Università di Padova e dall’Azienda ospedaliera di Padova, partendo dai rilievi antropometrici ricavabili dall’immagine dell’icona della Passione, morte e resurrezione di Gesù Cristo, con la collaborazione di un altro artista, Sergio Rodella.
Questa riproduzione, che vorrebbe essere allo stesso tempo artistica e scientifica, verrà presentata martedì 20 marzo nell’Archivio Antico di Palazzo del Bo a Padova nell’ambito di un convegno sul tema, dal titolo L’Uomo della Sindone. Ricostruzione tridimensionale del corpo avvolto dalla Reliquia. Per gli autori il modello confermerebbe la rigidità cadaverica ipotizzata per il corpo di Gesù; oltre ad alcuni particolari interessanti, quali la mancanza di decomposizione del cadavere, e la presenza del foro del chiodo non sul polso sinistro, ma nella zona tra le ossa metacarpali, più anatomicamente compatibile.
Come noto, la questione dell’autenticità della Sindone è una delle più dibattute, tra fede, scienza e ragione. Con atteggiamenti di preclusione scientifica da parte di alcuni scienziati o intellettuali scettici o atei, e di dichiarazione di fede assoluta da parte di alcuni credenti; e con una posizione della Chiesa Cattolica che attualmente ne parla più come una icona, che come una reliquia, e che ad oggi sembra non definitiva.
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