La Corte di Cassazione ha conferma definitivamente la condanna emessa dalla Corte di Appello verso il prelato a 4 anni e 7 mesi per abusi sessuali su minori, con aggravante dell’abuso di autorità. 68 anni, una delle figure di maggior spicco di CL – Comunione e Liberazione, don Mauro Inzoli è stato condannato per fatti avvenuti tra il 2004 e il 2008. Cinque ragazzini tra i 12 ai 16 anni l’avevano denunciato perché costretti a subire carezze, baci e palpeggiamenti, fino ad arrivare a masturbazioni.
La ragione dell’aggravante è spiegata nel testo della sentenza, dove si legge che “don Inzoli ha approfittato con spregiudicatezza della propria posizione di forza e prestigio per ottenere soddisfazione sessuale, tradendo la fiducia in lui riposta dai giovani nei momenti di confidenza delle proprie problematiche personali ed anche nel corso del sacramento della Confessione, ammantando talora le proprie condotte di significato religioso, così confondendo ulteriormente i giovani”.