Paolo Ferrari è stato uno dei grandi attori del nostro teatro con frequenti e memorabili incursioni nel cinema, nella televisione – anche come conduttore – e nella pubblicità.
Molto conosciuto e apprezzato anche per la propria voce, aveva lavorato a lungo e con successo anche come doppiatore. Persona schiva e riservata, Paolo Ferrari era uno di quei professionisti dello spettacolo che si affidano più alle proprie capacità recitative, che alla visibilità mediatica e al gossip. Ci ha lasciato oggi, domenica 6 maggio 2018, all’età di 89 anni. Era nato a Bruxelles il 26 febbraio del 1929, il padre era infatti il Console italiano nella cittadina belga. Lascia tre figli maschi, Fabio e Daniele avuti dalla prima moglie, e Stefano, figlio della seconda e attuale moglie Laura Tavanti.
Nel 1938, all’età di nove anni, aveva esordito alla radio nazionale EIAR – Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche, in una trasmissione in cui interpretava la parte del balilla Paolo. A quello stesso anno risale pure Il suo primo ruolo cinematografico, nello storico film Ettore Fieramosca di Alessandro Blasetti. Il grande regista lo vorrà poi anche in Fabiola, del 1949. Tra i suoi ruoli cinematografici, possiamo citare quelli in Susanna tutta panna di Steno, 1957. Camping, di Franco Zeffirelli, nel 1958. I giorni contati, di Elio Petri, 1962. Le voci bianche, regia di Pasquale Festa Campanile, nel 1964. Nel 2011 aveva recitato per Giovanni Veronesi in Manuale d’amore 3. Nel 1954 aveva lavorato anche con il grande Totò, nel film di Mario Mattoli Totò cerca pace.
Il doppiaggio, la televisione e la pubblicità
Come doppiatore aveva prestato tra gli altri la voce a David Niven in Scala al paradiso, di Michael Powell e Emeric Pressburger, del 1948. A Franco Citti in Accattone di Pier Paolo Pasolini, del 1961. A Jean Louis Trintignant ne Il sorpasso di Dino Risi, 1962. Negli anni settanta aveva dato la voce in un nuovo doppiaggio ad Humphrey Bogart – precedentemente doppiato da Bruno Persa – in alcuni film: Il mistero del falco, Il grande sonno, Agguato ai tropici.
Tra i suoi ruoli televisivi lo ricordiamo come conduttore nel programma televisivo Rai Il Mattatore, del 1959, con Vittorio Gassman e la sua precedente moglie Marina Bonfigli. E in Giallo club, Invito al poliziesco. Nel 1960 aveva presentato con Enza Sampò il Festival della canzone italiana di Sanremo. Attore in numerosi sceneggiati televisivi, memorabili ad esempio due sue interpretazioni. In Nero Wolfe – nel ruolo di Archie Goodwin accanto a Tino Buazzelli – e in Accadde a Lisbona, accanto a Paolo Stoppa. La sua pubblicità più famosa è stata certamente quella del Dash. Lo spot era stato ripreso nuovamente nel 2008, con Paolo Ferrari e l’attore cinematografico Fabio De Luigi.