Il World Oceans Day – Giornata Mondiale degli Oceani, è celebrato in tutto il mondo con eventi culturali, scientifici, didattici e spettacoli
Ricorre oggi il World Oceans Day, quest’anno sul tema Prevenire l’inquinamento plastico e incoraggiare soluzioni per un oceano sano. La plastica è infatti una delle peggiori e subdole forme di inquinamento del mare. Perché può uccidere gli animali che la ingeriscono. E perché ridotta in frammenti anche microscopici dall’azione delle correnti e di altri elementi naturali, finisce nella dieta di animali marini sempre più piccoli. Quindi anche nell’alimentazione degli esseri umani.
Questa giornata internazionale, riconosciuta in forma ufficiale dall’ONU nel 2008, ha avuto origine da una proposta avanzata nel 1992 dall’Istituto Oceanografico del Canada – OIC, e dal Centro Internazionale per lo Sviluppo degli Oceani – ICOD. Le due organizzazioni scientifiche la proposero infatti all’Earth Summit, la conferenza ONU sull’ambiente e lo sviluppo che si svolgeva a Rio de Janeiro, Brasile. Lo slogan dell’edizione dello scorso anno era Our oceans, our future – I nostri oceani, il nostro futuro. Questa giornata internazionale è un evento indirizzato a decision makers, responsabili di azienda, giornalisti, scienziati, semplici cittadini.
Il sito web dell’Oceans Day spiega il significato e gli obiettivi dell’iniziativa: “Ogni anno l’8 giugno, i decisori, gli scienziati, l’industria e la società civile si confrontano per promuovere una relazione più sostenibile e rispettosa tra l’umanità e il gioiello della corona del nostro pianeta: l’oceano”. Per capire l’importanza degli oceani, è sufficiente pensare che coprono il 70 per cento della superficie della Terra. Inoltre forniscono il 50% dell’ossigeno che respiriamo, e assorbono il 26% dell’anidride carbonica. Prodotta in gran parte proprio dagli esseri umani. Gli oceani sono anche una primaria fonte di cibo, non solo per le popolazioni che vivono sulla costa. E consentono il trasporto di enormi quantità di merci e derrate alimentari.