Papa Francesco, arrivato oggi in Irlanda, è tornato a condannare severamente gli abusi, in particolare verso donne e bambini: “crimini ripugnanti” che devono essere stroncati e colpiti
Il Pontefice ha iniziato oggi il proprio viaggio apostolico in Irlanda, dove si è recato in coincidenza con il IX Incontro Mondiale delle Famiglie, che ha luogo a Dublino dal 21 al 27 agosto 2018. Dopo la Lettera al Popolo di Dio pubblicata lunedì 20 agosto, il Santo Padre ha nuovamente condannato abusi e abusatori. Con dure parole pronunciate nell’incontro avvenuto al Castello di Dublino con le autorità, la società civile e il corpo diplomatico.
“Sono ben consapevole – ha affermato Papa Francesco – della condizione dei nostri fratelli e sorelle più vulnerabili. Penso specialmente alle donne, e ai bambini, che nel passato hanno patito situazioni di particolare difficoltà; e agli orfani di allora”. Papa Francesco, “considerando la realtà dei più vulnerabili”, ha affermato di dover “riconoscere il grave scandalo causato in Irlanda dagli abusi su minori da parte di membri della Chiesa incaricati di proteggerli ed educarli. Risuonano ancora nel mio cuore – ha continuato – le parole dettemi all’aeroporto dalla Signora Ministro per l’Infanzia. Grazie. Ringrazio per quelle parole”.
Il fallimento della Chiesa, che non ha saputo proteggere le vittime degli abusi e fermare e punire i colpevoli
Il Santo Padre ha constatato con rammarico e sofferenza “il fallimento delle autorità ecclesiastiche – vescovi, superiori religiosi, sacerdoti e altri – nell’affrontare adeguatamente questi crimini ripugnanti”. Un fallimento dovuto a coloro che per decenni non hanno impedito e punito gli abusi. E che “ha giustamente suscitato indignazione e rimane causa di sofferenza e di vergogna per la comunità cattolica”. Sentimenti che Papa Francesco ha spiegato di condividere personalmente.
Ricordando che il suo “predecessore, Papa Benedetto, non risparmiò parole per riconoscere la gravità della situazione e domandare che fossero prese misure «veramente evangeliche, giuste ed efficaci» in risposta a questo tradimento di fiducia – vedi Lettera pastorale ai Cattolici dell’Irlanda, 10”. L’intervento del Pontefice Emerito, spiega Papa Francesco, oggi “continua a servire da incentivo agli sforzi delle autorità ecclesiali per rimediare agli errori passati e adottare norme stringenti volte ad assicurare che non accadano di nuovo”. Il Santo Padre ha anche ricordato le propria Lettera al Popolo di Dio, in cui ha “ribadito l’impegno, anzi, un maggiore impegno, per eliminare questo flagello nella Chiesa; a qualsiasi costo, morale, e di sofferenza”.
I bambini sono dono prezioso di Dio, e come tali devono essere protetti e difesi
Papa Francesco, come altre volte nel proprio Magistero, lo ha ricordato anche oggi: ogni bambino è “un dono prezioso di Dio da custodire, incoraggiare perché sviluppi i suoi doni e condurre alla maturità spirituale e alla pienezza umana”. I piccoli non devono essere difesi solo da eventuali abusi e altri crimini. Hanno il diritto di non essere turbati da nulla nella propria crescita. E gli adulti e la comunità sociale e ecclesiale hanno il dovere di operare per tale obiettivo.
Purtroppo è il male di pochi a danneggiare anche il bene compiuto da molti. Il Pontefice ha infatti anche ricordato che “la Chiesa in Irlanda ha svolto, nel passato e nel presente, un ruolo di promozione del bene dei bambini che non può essere oscurato”. E ha espresso il proprio “auspicio che la gravità degli scandali degli abusi, che hanno fatto emergere le mancanze di tanti, serva a sottolineare l’importanza della protezione di minori e adulti vulnerabili da parte dell’intera società. In questo senso – ha affermato – siamo tutti consapevoli dell’urgente necessità di offrire ai giovani un saggio accompagnamento e valori sani per il loro cammino di crescita”. Link Viaggio Apostolico in Irlanda: Incontro con le Autorità, la Società civile e il Corpo Diplomatico, sito Vaticano.