Nel mese di ottobre ricorre l’anniversario della morte di Luigi Squarzina
Nato a Livorno il 18 febbraio del 1922 e morto a Roma l’8 ottobre del 2010, è stato uno dei maggiori autori e registi del teatro italiano. A lui si devono, nel secolo scorso, alcune delle più importanti rappresentazioni teatrali. Tra queste anche opere inedite nel nostro paese di William Shakespeare e di altri autori stranieri. Fu di Squarzina la prima versione integrale italiana dell’Amleto, messa in scena con protagonista il grande attore Vittorio Gassman, suo compagno di scuola al Liceo Classico Tasso di Roma.
Dopo le scuole superiori, Squarzina si era diplomato all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica e si era laureato in Giurisprudenza. Oltre al già citato Amleto, nel 1958 mise in scena anche la prima italiana di Misura per misura di Shakespeare, interpretata tra gli altri da Enrico Maria Salerno e Renzo Ricci. E nel 1970 l’opera di Bertolt Brecht Madre Coraggio, con Lina Volonghi come protagonista. Tra i suoi testi teatrali possiamo citare ad esempio Romagnola, per la quale vinse il Premio Marzotto nel 1958.
O la più recente Siamo momentaneamente assenti, vincitore nel 1992 del premio Idi, conferito dall’Istituto del Dramma Italiano. Alla regia e alla scrittura teatrale Squarzina affiancò lo studio critico e storico e l’insegnamento universitario. Nel 1975 divenne professore del corso di Istituzioni di regia del Dams all’Università di Bologna. Successivamente fu professore all’università di Roma La Sapienza. Con Silvio D’Amico diresse inoltre la sezione dedicata al teatro dell’Enciclopedia dello Spettacolo. Immagine: Luigi Squarzina nel 1965 nelle prove per Maria Stuarda con Giorgio Albertazzi, Lilla Brignone e Anna Proclemer. Fonte Wikipedia.