L’associazione Nazionale Magistrati ha risposto sdegnata al comunicato della Giunta unione Camere Penali Italiane sul magistrato Francesco Saverio Borrelli.
L’Associazione Nazionale Magistrati giudica irrispettoso, strumentale e incongruo quanto l’Ucpi ha scritto su Borrelli. Pubblicando un comunicato stampa, spiega l’ANM, che anziché commemorare un defunto e rispettarne la memoria, ignora “le regole elementari del rispetto, persino nel giorno del lutto”. l’Ucpi per l’ANM ha in questo modo, nel giorno meno opportuno, solo voluto fare una “bieca e triste polemica”. Utilizzando per di più “un insieme di rozzi luoghi comuni” e “accostando volgarmente” e in modo strumentale “episodi e fatti”.
Con il solo obiettivo di una “polemica politica” che oltre ad essere temporalmente fuori luogo “sconcerta e offende la persona” di Francesco Saverio Borrelli e la sua memoria”. E al tempo stesso nega e offende la storia della Repubblica Italiana, così come attacca e offende le istituzioni del nostro paese, “e l’intera Magistratura”. Pubblichiamo integralmente la nota ufficiale dell’Associazione Nazionale Magistrati, rimandando ad un nuovo articolo in questi giorni.
Sul comunicato Ucpi in ricordo di Francesco Saverio Borrelli
Leggiamo sdegnati il comunicato della giunta delle camere penali, diffuso oggi, a preteso ricordo di Francesco Saverio Borrelli.
Sconcerta che un organismo rappresentativo del ‘avvocatura italiana ignori le regole elementari del rispetto, persino nel giorno del lutto, che la migliore parte del paese, a cominciare dal Presidente della Repubblica, ha dolorosamente manifestato per la scomparsa di un gigante della storia repubblicana, come Francesco Saverio Borrelli. E lo faccia, peraltro, con la più bieca e triste polemica, con un insieme di rozzi luoghi comuni, accostando volgarmente episodi e fatti, con un intento di polemica politica che sconcerta e offende la persona, la memoria, la storia, le istituzioni, e l’intera Magistratura.
Ci conforta sapere che altro è il rispetto che i singoli avvocati hanno mostrato oggi, sfilando in toga davanti al feretro del nostro Saverio.