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Innovazione e ricerca

Nature Astronomy: la prima mappa geologica globale di Titano

Un nuovo studio, pubblicato su Nature Astronomy questa settimana, ha disegnato la prima mappa geologica globale della luna di Saturno, Titano.

Lo studio è stato pubblicato oggi, lunedì 18 novembre 2019, su Nature Astronomy, con il titolo A global geomorphologic map of Saturn’s moon Titan. Una mappa geomorfologica globale della luna di Saturno, Titano. 10.1038 / s41550-019-0917-6. I ricercatori, per disegnare la loro nuova mappa, hanno utilizzato i dati scientifici rilevati dalla sonda Cassini. La missione Cassini – Huygens è una collaborazione tra NASA, ESA – European Space Agency e ASI – Agenzia Spaziale Italiana. È gestito da JPL e Caltech in base a un contratto con la NASA.

Secondo lo scienziato coinvolto in questo studio, questa mappa “aumenterà la nostra comprensione della storia e dell’evoluzione di Titano”. La loro osservazione “dimostra anche la misura in cui Titano è modellato dal suo ciclo di metano. I poli sono abbastanza umidi da mantenere corpi liquidi di metano, mentre l’arido clima equatoriale mantiene intatte le dune a forma di vento”.

Come è noto, Titano è una luna unica nel nostro Sistema Solare. Ha “un’atmosfera densa e un ciclo idrologico completo a base di metano, che ha un impatto significativo sulla sua superficie ed evoluzione”. A causa della sua atmosfera nebulosa, non è possibile vederne la superficie e “è stato difficile ottenere una visione globale della geologia di Titano”. I ricercatori hanno usato “i dati degli strumenti a infrarossi e radar a bordo di Cassini per ricostruire e mappare la superficie di Titano, compresi i suoi poli”.

Lo studio ha identificato “sei principali forme geologiche” e la loro specifica “età relativa” e specifica “distribuzione in tutto il mondo”. La mappa di Titano indica che la luna “la geologia dipende fortemente dalla latitudine”. Lo studio ha identificato i campi di dune, i terreni più giovani, che dominano l’equatore. E i laghi, che al contrario sono “concentrati ai poli”. La parte più grande di Titano è sempre “coperta da pianure organiche senza caratteristiche, diffuse alle medie latitudini”.

Gli autori.

R. M. C. Lopes, M. J. Malaska, A. M. Schoenfeld, A. Solomonidou, S. P. D. Birch, M. Florence, A. G. Hayes, D. A. Williams, J. Radebaugh, T. Verlander, E. P. Turtle, A. Le Gall e S. D. Wall.

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