Non accettabile chi fugge per comodità, paura o per esigenze di lavoro che in realtà non sono tali e non prevedono di gestire l’emergenza.
La fuga di questi giorni da Milano per anticipare il Decreto del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, è comprensibile, umanamente, solo per alcuni. Per chi si è mosso per potersi prendere cura di genitori e altri familiari in questa emergenza. Hanno tutta la nostra comprensione, la nostra solidarietà, pur considerando che i provvedimenti del Governo devono essere rispettati, per non estendere il contagio in tutta Italia.
Se non conteniamo questa epidemia, nel giro di poche settimane saremo tutti contagiati.
Questo il rischio a cui ci troviamo di fronte, una certezza se i provvedimenti previsti dal Decreto del presidente del Consiglio Giuseppe Conte non saranno rispettati. Proprio per tale ragione, spostarsi senza reali necessità dalle zone rosse a zone e città ad oggi considerate senza focolai di Coronavirus – Covid19, è umanamente inaccettabile, da qualsiasi punto di vista. Oltre ad essere inaccettabile dal punto di vista etico, e una violazione del decreto e dei provvedimenti disposti dal Governo.
Non è accettabile che vi sia chi si sposta per “comodità”, o per non essere censibile come potenziale contagiato. E, quindi, come potenziale fonte di contagio. Allo stesso tempo, non sono accettabili spostamenti dalle zone contingentate per ragioni di lavoro. Se non quando si è insostituibili e casi particolari.
Quali potrebbero essere ad esempio tecnici di una centrale nucleare – ne abbiamo in Italia ? – controllori del volo, poliziotti, carabinieri o militari, o soprattutto medici, sanitari e altre persone non sostituibili, che lavorano a gestire queste emergenze. Se non siete tra questi o non svolgete professioni simili, non salvate vite o non prevenite tecnicamente eventuali disastri ambientali o industriali, fate un favore a noi e a voi stessi e alle vostre famiglie: restate dove siete. O tornate da dove siete partiti, se siete usciti dalla vostra regione o la vostra città senza le citate reali giustificazioni.