Svizzera: il Consiglio Federale ha deciso di ridurre il canone tv e di aumentare il contributo alle radio e tv private concessionarie. In questo modo la SSR compenserà parzialmente “le perdite strutturali causate dal calo degli introiti pubblicitari degli ultimi anni” e potrà “continuare a garantire il suo mandato di servizio pubblico definito nella Concessione”.
Riduzione del canone radiotelevisivo e contributo all’adempimento del mandato di servizio pubblico della SRG SSR.
In data odierna, il Consiglio federale ha deciso di ridurre il canone radiotelevisivo per le economie domestiche svizzere. Il pacchetto approvato prevede anche un contributo finanziario maggiore alle 34 radio e TV private concessionarie. Dal 2021, la quota dei proventi del canone destinata alla SSR aumenterà, propriamente di 50 milioni di franchi. Tale contributo compenserà in parte il calo di introiti pubblicitari degli scorsi anni e garantirà il mandato di servizio pubblico della SSR in virtù della Concessione. Il piano di riforme e riduzione dei costi messo a punto dalla SSR proseguirà.
Nell’autunno 2017 il Consiglio federale aveva deciso di ridurre il canone radiotelevisivo e al contempo di limitare la quota dei proventi del canone destinata alla SSR a 1,2 miliardi di franchi all’anno. La SSR ha pertanto elaborato un piano di riforme e riduzione dei costi del valore di 100 milioni di franchi, che nel 2019 ha dovuto essere incrementato di altri 50 milioni per sopperire al drastico calo delle entrate pubblicitarie, portandolo così a 150 milioni. Anche per l’anno in corso la SSR, come del resto l’intero settore dei media, prevede entrate pubblicitarie in netto calo.
Nella seduta odierna, il Consiglio federale ha deciso di ridurre il canone radiotelevisivo per le economie domestiche e ha varato misure di sostegno per le piccole e medie imprese in Svizzera. Il pacchetto prevede anche un contributo finanziario maggiore a favore delle 34 radio e TV private concessionarie. Dal 2021, anche la quota dei proventi del canone destinata alla SSR aumenterà, propriamente di 50 milioni di franchi all’anno. Tale contributo permetterà alla SSR di compensare in parte le perdite strutturali causate dal calo degli introiti pubblicitari degli ultimi anni e di continuare a garantire il suo mandato di servizio pubblico definito nella Concessione.
L’attuazione del piano di riforme e riduzione dei costi messo a punto dalla SSR continuerà come previsto. Le ripercussioni finanziarie dell’attuale emergenza di Covid-19 non sono ancora quantificabili, ma saranno probabilmente dell’ordine di decine di milioni di franchi.