Giornale Online Direttore Paolo Centofanti

Medicina e Salute

La Giornata Nazionale del Sollievo

La diciannovesima edizione della Giornata Nazionale del Sollievo è significativa in questa fase 2 della pandemia Coronavirus – Covid19.

Dal sito web del  Ministero della Salute. 

La Giornata Nazionale del Sollievo, giunta alla sua diciannovesima edizione, in programma domenica 31 maggio, ogni anno è co-promossa dal Ministero della Salute, dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e dalla Fondazione Nazionale “Gigi Ghirotti”, intitolata quest’ultima al nome del giornalista de “La Stampa” di cui ricorrono quest’anno i cento anni della nascita. Gigi Ghirotti, morto nel 1974 per un linfoma di Hodgkin, è ricordato per l’esemplare impegno civile e morale che lo portarono a raccontare, cronista della sofferenza nella sofferenza, in due inchieste televisive andate in onda sulla RAI TV e in undici memorabili articoli, confluiti nel libro “il lungo viaggio nel tunnel della malattia”, la sanità italiana dei primi anni ‘70.

Promuovere e testimoniare la cultura del sollievo dalla sofferenza

L’obiettivo della Giornata del Sollievo, istituita con direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri il 24 maggio 2001, su proposta del prof. Umberto Veronesi, ministro pro tempore della Sanità, al quale la Fondazione suggerì l’idea, è di “promuovere e testimoniare, attraverso idonea informazione e tramite iniziative di sensibilizzazione e solidarietà, la cultura del sollievo dalla sofferenza fisica e morale in favore di tutti coloro che stanno ultimando il loro percorso vitale, non potendo più giovarsi di cure destinate alla guarigione”.

Nel corso degli anni, considerando i bisogni concreti delle persone malate e sofferenti, l’obiettivo della Giornata è andato ampliandosi, abbracciando quasi tutte le condizioni di malattia ed esistenziali, pur mantenendo un posto di rilievo la fase terminale della vita.

Il significato particolare della Giornata durante l’emergenza Covid-19

L’evento cade in un frangente temporale che vede il nostro paese impegnato a contrastare gli effetti di una pandemia che ha provocato migliaia di morti e messo a durissima prova i servizi sanitari, mettendo in luce la strenua opera di medici e operatori che hanno lavorato incessantemente nel salvare vite umane.

L’eccezionalità del momento, legata all’emergenza Covid-19, non consentirà come di consueto di celebrare la XIX edizione della Giornata attraverso le oltre 200 manifestazioni e iniziative di sensibilizzazione sul territorio, né attraverso la consueta Conferenza stampa che vedeva l’assegnazione del premio Gerbera d’oro ad un’azienda sanitaria o ad un Irccs distintosi per il buon funzionamento in tema di terapia del dolore.

La Giornata nazionale del Sollievo assumerà un significato particolare, celebrandosi in un periodo che coincide con la fase di allentamento delle misure di fronteggiamento dell’epidemia Covid-19, una fase di cauta ripresa delle attività sociali e produttive, seppure ancora con limiti e cautele. Comunque una fase in cui è possibile sperimentare il sollievo, anche se vissuto ancora “nella” emergenza o di promuovere e sostenere le premesse di un sollievo “dalla” emergenza.

Questo è già nello spirito della Giornata: guardare al sollievo come obiettivo senza mai abbassare la guardia sulle cure, terapie, interventi per raggiungerlo e quindi sperimentarlo, viverlo, mantenerlo e, come suggeriva Gigi Ghirotti, anche celebrarlo, sia che si tratti di un sollievo individuale: fisico, psico-emozionale, spirituale – come nelle malattie gravi o in fase avanzata – sia collettivo: sociale, culturale, civile – come nell’emergenza epidemia di Covid-19.

Il decennale della Legge 38/2010

La cultura del sollievo è il principio ispiratore della Legge 38 del 2010, della quale quest’anno ricorre il decennale. La legge 38 ha rappresentato una legge fortemente innovativa, che per la prima volta ha garantito l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore da parte del malato, nell’ambito dei livelli essenziali di assistenza, al fine di assicurare il rispetto della dignità e dell’autonomia della persona umana, il bisogno di salute, l’equità nell’accesso all’assistenza, la qualità delle cure e la loro appropriatezza riguardo alle specifiche esigenze.

Per approfondire:

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