Obesità: il 12 novembre 2019 la Camera dei Deputati ha approvato una mozione per riconoscerla come malattia cronica, con relativi diritti alle agevolazioni riconosciute alle persone invalide.
La mozione è stata proposta dal deputato Roberto Pella, di Forza Italia, e ha ottenuto voto unanime di sostegno alla Camera dei Deputati. Sono trascorsi oltre sette mesi, e al momento sembra tutto fermo. Certo la pandemia Covid-19 ha ovviamente complicato e rallentato tutte le attività economiche e istituzionali. Comprese naturalmente le attività dibattimentali e legislative.
La pandemia Covid-19 rallenta tutto, non impedisce però il ripristino dei vitalizi.
L’attuale pandemia Covid-19 non ha purtroppo impedito, ad esempio, che la Commissione contenziosi del Senato accettasse il ricorso di alcuni senatori – tutti o quasi di Forza Italia – e annullasse la delibera del Consiglio di presidenza del 16 ottobre 2018. Una delibera che oltre 18 mesi fa aveva finalmente deciso il taglio dei vitalizi. Composta da cinque membri, la commissione del Senato, stando a quanto affermato dalla Lega, avrebbe visto tre voti a favore dell’abolizione della Delibera, ovvero a favore del ripristino dei vitalizi: il presidente della commissione Giacomo Caliendo, di Forza Italia, e due componenti non senatori, nominati dal presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, ugualmente esponente di Forza Italia. Contrari invece gli altri due componenti, i senatori della Lega, Simone Pillon e Alessandra Riccardi, da poco transitata dai Cinque Stelle al gruppo di Matteo Salvini.
Non si possono rallentare ancora Leggi urgenti, come quella contro il mobbing, e la Legge per il riconoscimento dell’obesità come invalidità.
In attesa che vengano nuovamente e definitivamente aboliti i vitalizi, ci sono Leggi urgenti, anche a difesa del lavoro e dei lavoratori, come una Legge contro il mobbing, e che preveda sanzioni adeguate contro i colpevoli. E una Legge che, coerentemente con la mozione del deputato Roberto Pella approvata all’unanimità dalla Camera, riconosca appunto l’obesità come malattia cronica. E i relativi diritti alle agevolazioni per gli invalidi.
Abbiamo quindi deciso di lanciare, come giornale Fede e Ragione, una Petizione per avere al più presto una Legge che formalizzi tale riconoscimento.
Perché l’obesità è causa di discriminazioni, di difficoltà a integrarsi lavorativamente e essere adeguatamente considerati, soprattutto in alcuni ambienti. E spesso è persino oggetto di azioni di bullismo e cyber bullismo.
Lanciata sulla piattaforma Change.org, la Petizione si aggiunge alle altre due che abbiamo avviato precedentemente, e che vi invitiamo a firmare, per sostenerci in queste battaglie civili e di Giustizia.
- Legge contro mobbing e mobber e a sostegno delle vittime, ad oggi firmata 60.550 persone, lanciata direttamente dal nostro direttore, Paolo Centofanti. Ci sembra che vi sia sufficiente visibilità e sostegno per chiedere alle istituzioni interventi urgenti, cosa che faremo in questi prossimi giorni.
- Vogliamo che Facebook, Instagram e Whatsapp blocchino bullismo, molestie e cyber stalking, lanciata come giornale Fede e Ragione, coerentemente con gli obiettivi sociali e i principi etici che portiamo avanti.
L’attuale normativa sull’invalidità, regolata dalla legge 104 del 1992, così la definisce.
“È persona handicappata colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione.”
Appare ovvio come la persona obesa, a fronte non di problemi di apprendimento, sia condizionata dal proprio peso e dalla propria salute, con difficoltà sia “di relazione”, sia “di integrazione lavorativa”, e si trovi in una posizione “di svantaggio sociale o di emarginazione.” Senza considerare, come accennavamo prima, alla situazioni di bullismo cyberbullismo che colpiscono spesso chi soffre di tale patologia.
La Legge deve prevedere per l’obesità le stesse agevolazioni e tutele previste per altre forme di invalidità dalla L. 104.
Appare quindi necessario prevedere, oltre ad apposite azioni di sensibilizzazione e consapevolezza, anche provvedimenti legali specifici, a tutela degli obesi, anche specificamente indirizzate verso bullismo e cyberbullismo. Soprattutto per difendere i minori che ne fossero vittime. Equiparando inoltre, come dicevamo, l’obesità ad una patologia cronica, e a una forma di invalidità. Con i relativi aiuti – indennità, agevolazioni acquisto farmaci e ausili, permessi per il disabile e i familiari, etc. – previsti dalla Legge 104.
Obbligo di assunzione e tutela in caso di licenziamento.
La legge deve prevedere a nostro avviso anche l’obbligo di assunzione da parte delle aziende, e l’impossibilità per le aziende di licenziare per giusta causa il dipendente affetto da patologia, nel caso superi il periodo di comporto per malattia previsto dal proprio Contratto collettivo di Lavoro.
Paolo Centofanti, direttore Fede e Ragione, direttore SRM – Science and Religion in Media.
Immagine: Illustration of obesity and waist circumference, opera di Renée Gordon – Food and Drug Administration, Stati Uniti. Fonte Wikipedia.