Così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ieri mattina nella conferenza stampa di fine anno.
Il premier ha parlato di vari argomenti attuali, dalla pandemia da Coronavirus, alle misure in favore del lavoro e dell’imprenditoria, alla verifica di governo, alla scuola, al Recovery Plan. Conte ha citato Aldo Moro. “Ci sono due aspetti che non riesco a fare miei”. Ha affermato, “uno sono gli ultimatum, non appartengono a mio bagaglio. In ultimo discorso, l’ultimo fatto nel febbraio 1978, Moro ha detto che gli ultimatum non sono ammissibili in politica, significano far precipitare le cose e impedire una soluzione. Io sono per il dialogo e il confronto e trovare una sintesi per il Paese”.
“Un’altra cosa non mi appartiene oltre agli ultimatum – ha aggiunto presidente del Consiglio -. Noi stiamo lavorando al futuro del Paese, stiamo lavorando per il Recovery Plan, abbiamo fatto una manovra espansiva di 40 miliardi, lavoriamo al Bilancio europeo, sono qui per programmare il futoro. Non potrei distogliermi da questi impegni per impegnarmi in una campagna elettorale”.
La conferenza stampa di fine anno è stata organizzata dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, con la collaborazione dell’Associazione della Stampa Parlamentare.
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