Vaccino obbligatorio per il personale di università e Afam dal 1 febbraio.
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto-legge del 7 gennaio.
È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto-legge n. 1 del 7 gennaio 2022, “Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza COVID-19, in particolare nei luoghi di lavoro, nelle scuole e negli istituti della formazione superiore”, con il quale è stato esteso, dal 1° febbraio 2022, l’obbligo vaccinale al personale delle università e delle istituzione di alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM).
In particolare, l’articolo 2 del decreto-legge – rimandando a quanto già previsto per altre categorie professionali, tra le quali il personale scolastico, dall’articolo 4-ter del decreto-legge 1° aprile 2021, n. 44, convertito dalla legge 28 maggio 2021 n. 76 – prevede che siano i responsabili degli atenei e delle istituzioni AFAM ad assicurare il rispetto dell’obbligo. L’inosservanza di quanto previsto potrà portare alla sospensione dell’attività lavorativa e del pagamento dello stipendio, senza conseguenze disciplinari e con la conservazione del rapporto di lavoro.
Per gli studenti, invece, rimane in vigore, fino alla fine dello stato di emergenza, quanto introdotto con il decreto-legge del 6 agosto 2021, n. 111 “Misure urgenti per l’esercizio in sicurezza delle attività scolastiche, universitarie, sociali e in materia di trasporti”, convertito dalla legge 24 settembre 2021 n. 133, ovvero l’obbligo di possedere ed esibire il green pass previsto dall’art. 9 del decreto-legge 22 aprile 2021 che attesta o lo stato di avvenuta vaccinazione contro il SARS-CoV-2 o la guarigione dall’infezione o l’effettuazione di un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo al virus SARS-CoV-2 valido rispettivamente per 72 e 48 ore.
Gli obblighi non si applicano alle persone che, con certificazione medica, risultano esentate dalla campagna vaccinale.
Rimane, infine, prioritario lo svolgimento in presenza delle attività didattiche e curriculari, così come la possibilità per le università di adottare piani di organizzazione della didattica e delle attività curriculari con i quali garantire specifiche esigenze formative da parte degli studenti, come, ad esempio, quelle di studenti con disabilità o con disturbi specifici dell’apprendimento. Tenuto conto dell’attuale evoluzione del quadro epidemiologico, infatti, il ministero ha previsto che, in via del tutto eccezionale e laddove non sia possibile garantire la presenza, le università potranno prevedere lo svolgimento con modalità a distanza delle prove, delle sedute di laurea e degli esami di profitto programmati per la sessione di gennaio e di febbraio.