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Diritti e inclusione

Papa Francesco chiede di fermare il massacro in Ucraina e proteggere i bambini

Papa Francesco 15 marzo 2017

Papa Francesco sull’Ucraina: “fermate questo massacro !”

Il pontefice dopo l’Angelus di ieri, domenica 13 marzo 2022, seconda Domenica di Quaresima, ha lanciato un nuovo appello contro la guerra in Ucraina, chiedendo il cessate il fuoco. “Fratelli e sorelle – ha affermato dopo il commento al Vangelo sulla Trasfigurazione di Gesù, cfr Lc 9,28-36 – abbiamo appena pregato la Vergine Maria”. E proprio la città ucraina “che ne porta il nome, Mariupol, è diventata una città martire della guerra straziante che sta devastando” il paese.

Una guerra che si compie attraverso la “barbarie dell’uccisione di bambini, di innocenti e di civili inermi”, di fronte alla quale per il Papa non ci sono giustificabili “ragioni strategiche”. C’è invece una “inaccettabile aggressione armata”; che deve essere interrotta “prima che riduca le città a cimiteri. Col dolore nel cuore – ha affermato – unisco la mia voce a quella della gente comune, che implora la fine della guerra”.

Papa Francesco, di cui ieri ricorreva il nono anniversario dell’elezione a pontefice, ha chiesto con forza la cessazione della guerra: “In nome di Dio, si ascolti il grido di chi soffre e si ponga fine ai bombardamenti e agli attacchi ! Si punti veramente e decisamente sul negoziato, e i corridoi umanitari siano effettivi e sicuri. In nome di Dio, vi chiedo: fermate questo massacro !”

Il pontefice ha anche di nuovo esortato ad accogliere i rifugiati, “nei quali è presente Cristo”, e a “ringraziare per la grande rete di solidarietà che si è formata”. Chiedendo  “a tutte le comunità diocesane e religiose di aumentare i momenti di preghiera per la pace”. Perché, ha ricordato, “Dio è solo Dio della pace, non è Dio della guerra”, e utilizzare il suo nome per appoggiare o sostenere qualsiasi forma di violenza vuol dire profanarne il nome”. Papa Francesco ha poi invitato a pregare “in silenzio per chi soffre e perché Dio converta i cuori a una ferma volontà di pace”.

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