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Diritti e inclusione

Il premio universitario Saperi per la Legalità: Giovanni Falcone

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Il MUR e la Fondazione Giovanni Falcone lanciano la nuova edizione del premio, in coincidenza con il XXX anniversario delle stragi di Capaci e via D’Amelio.

Per le università sarà disponibile anche un Fondo da 1 milione di euro “per la diffusione della cultura dell’anti-mafia”

Il premio Saperi per la Legalità: Giovanni Falcone è stato lanciato ieri mattinadal ministro dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, e dalla Presidente della Fondazione Giovanni Falcone, Maria Falcone, in occasione del XXX anniversario delle stragi di Capaci e via D’Amelio.

Questa edizione del premio prevede anche l’ambito artistico e musicale, con il coinvolgimento degli istituti dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica – Afam.

Potranno, infatti, partecipare ragazze e ragazzi che abbiano conseguito il titolo di laurea specialistica / magistrale, di dottore di ricerca presso qualsiasi università italiana, compresi gli Istituti di alta formazione dottorale e le Scuole di studi superiori, statali e non statali legalmente riconosciute, il diploma accademico di II livello in alta formazione artistica, musicale e coreutica presso i conservatori, le accademie di belle arti, gli istituti musicali ex pareggiati, le accademie nazionali di danza e di arte drammatica, gli istituti superiori per le industrie artistiche.

«Siamo tutti impegnati a mettere in rete le tante iniziative che da tempo il mondo dell’università e della ricerca promuove sul territorio per diffondere la cultura della legalità: dobbiamo rafforzare un sistema che possa agire sempre più in profondità» ha detto il ministro dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa«L’università segna il passaggio dalla scuola alla vita adulta e al lavoro. Gli universitari di oggi saranno futuri ingegneri, magistrati, avvocati, biologi, medici, saranno professionisti chiamati a modellare le città, i quartieri, a dare spiegazioni a una realtà sempre più complessa e connessa. Possiamo contare su quasi 2 milioni di studentesse e studenti che con le loro attività, con la loro ricerca scientifica possono guidare e diffondere nei più svariati ambiti della società una radicata cultura dell’anti-mafia. È un percorso che deve essere sostenuto e costantemente alimentato: in questa direzione vanno sia il bando Saperi per la Legalità sia il Fondo per la diffusione della cultura e della Legalità anch’esso da poco lanciato».

Saranno 12 i premi dell’iniziativa “Saperi per la Legalità” che verranno attribuiti per lavori che abbiano a oggetto attività di studio e ricerca sul fenomeno della criminalità organizzata di stampo mafioso, sulle conseguenze di queste organizzazioni sulla società, e alle figure di chi ha dedicato la vita al contrasto di questi fenomeni.

Possono candidarsi, entro il 23 giugno 2022, tutti i giovani che hanno conseguito il titolo di laurea e dottorato nel periodo tra il 1° gennaio 2019 e il 23 maggio 2022.

Ai vincitori nella sezione delle tesi di laurea e del comparto Afam andrà un premio di 3.000 euro, di 5.000 euro al primo classificato per tesi di dottorato. Ai classificati dal secondo al quarto posto in tutte le sezioni del bando verrà garantita la pubblicazione dell’elaborato.

Inoltre, gli atenei italiani potranno anche contare su  1 milione di euro stanziato dalla legge di bilancio 2022 e destinato al nuovo Fondo per la diffusione della cultura e della legalità. L’obiettivo è favorire la realizzazione di attività seminariali e di studio e iniziative studentesche per promuovere la cultura della legalità, la condivisione dei principi costituzionali e l’impegno contro le mafie e la violenza.

Le università dovranno presentare le proposte progettuali entro il 20 giugno 2022.

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