Il premier: stiamo cercando di sbloccare il grano nei depositi in Ucraina.
Il presidente del Consiglio nel pomeriggio di ieri ha telefonato al presidente della Russia Putin per “chiedere se si potesse fare qualcosa per sbloccare il grano che oggi è nei depositi in Ucraina. Perché la crisi alimentare che si sta avvicinando, e purtroppo in alcuni paesi dell’Africa è già presente, avrà proporzioni gigantesche e conseguenze umanitarie terribili”.
Draghi ha raccontato il contenuto della telefonata durante una conferenza stampa, di cui subito dopo l’articolo pubblichiamo integralmente video e testo. Nella conferenza stampa il premier ha anche parlato dell’incontro a Palazzo Chigi con il Presidente algerino Tebboune, e la relazione sullo stato di attuazione del PNRR esaminata in Consiglio dei Ministri e l’accordo raggiunto dalle forze politiche sul ddl Concorrenza.
Nella conversazione Putin ha affermato “che i porti sono bloccati perché sono stati minati dagli ucraini”. E che la crisi alimentare è colpa delle sanzioni perché la Russia non può esportare il grano”, quindi “se le sanzioni fossero tolte alla Russia potrebbe esportare tutto il grano che vuole. Naturalmente – ha affermato Draghi – ci sono le sanzioni perché la Russia ha attaccato l’Ucraina”. Il presidente del Consiglio ha spiegato di avere come maggiore interesse lo sblocco degli “enormi quantitativi di grano” presenti nei porti del Mar Nero.
Il presidente del Consiglio ha concluso la telefonata preannunciando che chiamerà il presidente dell’Ucraina Zelensky per capire se c’è una omologa disponibilità per arrivare ad una soluzione su questo problema.
Introduzione del Presidente Mario Draghi
E’ stata a una giornata molto intensa e tutto sommato positiva per il governo e il Paese.
L’incontro con il presidente algerino Tebboune.
In mattinata ho avuto un incontro eccellente con il Presidente algerino Tebboune. Nel corso di questa visita, prima di tutto sono stati firmati molti accordi che vanno dall’energia, alle micro imprese, all’informazione finanziaria. E’ stato esaminato inoltre un lungo elenco di progetti che si possono intraprendere insieme. Dalla conversazione è venuta fuori una serie di opportunità per le società del nostro Paese e una grande apertura da parte del Presidente algerino a iniziare una collaborazione che sarà molto più estesa di quanto abbiamo mai fatto in passato.
Il colloquio telefonico con il presidente russo Putin.
Nel pomeriggio ho cercato Putin. Lo scopo della mia telefonata era chiedere se si potesse fare qualcosa per sbloccare il grano che oggi è nei depositi in Ucraina. Perché la crisi alimentare che si sta avvicinando, e purtroppo in alcuni paesi dell’Africa è già presente, avrà proporzioni gigantesche e conseguenze umanitarie terribili.
Una prima iniziativa che si potrebbe cominciare a esplorare è quella di vedere se si può costruire una possibile collaborazione tra Russia e Ucraina sullo sblocco dei porti sul Mar Nero, dove sono depositati molti milioni di quintali di grano.
Il Presidente Putin ha detto che questo sicuramente non è sufficiente per risolvere la crisi alimentare perché forse i fabbisogni sono molti di più. Da parte mia ho affermato “sì però almeno quello intanto lo sblocchiamo”, altrimenti il rischio è che poi vadano a male, che tutto questo deposito di grano marcisca. Il Presidente Putin mi ha detto che i porti sono bloccati perché sono stati minati dagli ucraini.
Naturalmente sono stati minati per impedire alle navi russe di attaccare l’Ucraina. La collaborazione deve essere quindi: da una parte quella di sminare questi porti, dall’altra quella di garantire che non avvengano attacchi durante il periodo di sminamento.
Non abbiamo esplorato a lungo la questione delle garanzie. Chiaramente sempre se le cose vanno avanti, perché può essere benissimo un tentativo che non avrà esito. C’è stata comunque effettivamente una disponibilità a procedere su questa direzione.
Ho terminato dicendo che dovrò chiamare il Presidente Zelensky e vedere se c’è una analoga disponibilità a procedere in questa direzione. E’ una iniziativa che ho sentito il dovere di prendere per la gravità della crisi umanitaria che può toccare i più poveri del mondo.
Successivamente è stata essenzialmente una conversazione del Presidente Putin, su temi più di politica generale. Ha detto che la crisi alimentare è colpa delle sanzioni perché la Russia non può esportare il grano; e se le sanzioni fossero tolte a la Russia potrebbe esportare tutto il grano che vuole. Naturalmente ci sono le sanzioni perché la Russia ha attaccato l’Ucraina.
Ha parlato esclusivamente lui su un piano più generale. A me interessa una questione più definita, quella di vedere se si riescono a sbloccare questi enormi quantitativi di grano nei porti del Mar Nero.
La riunione del Consiglio dei Ministri.
Oggi si è tenuta anche una riunione del Consiglio dei Ministri, è stata una riunione positiva. Abbiamo passato in rassegna gli obiettivi del Pnrr che devono essere raggiunti entro fine giugno. Abbiamo fatto una disamina su questi obiettivi e sullo stato dell’arte. Sono molto tranquillo, questi obiettivi saranno tutti raggiunti.
L’accordo sulla Legge della concorrenza.
Altra notizia positiva di oggi è l’accordo sulla legge della concorrenza, in particolare sui balneari: tutti i partiti, che ringrazio veramente perché è stata una discussione molto lunga e difficile, hanno accettato il fatto che la definizione del valore di indennizzo che deve essere riconosciuto e dato da chi subentra a colui/colei che esce sarà definito dai decreti legislativi predisposti dal Governo.
E’ una strada molto naturale nelle leggi delega, dove normalmente i punti, le questioni più tecniche vengono demandati al governo per la loro analisi, la discussione. Mentre i principi di carattere generale, e soltanto quelli, vengono contenuti nella legge delega. E anche di questo chiaramente sono molto soddisfatto.
Inoltre stasera ci sarà una riunione, presieduta dal Sottosegretario Garofoli per definire con i referenti di tutti partiti gli ultimi passi per la delega fiscale. Anche su questo mi pare che siamo vicini, o comunque ci sia un accordo.
Quindi, insomma, la sensazione è che raggiungiamo gli obiettivi del PNRR e il programma del governo va avanti e va avanti bene.
Grazie.