Grazie anche al sostegno di Macolin la nazionale svizzera di calcio si è qualificata per la UEFA Women’s EURO 2022.
La nazionale svizzera di calcio si è qualificata per la UEFA Women’s EURO 2022, che si svolge dal 6 31 luglio in Inghilterra. Nella fase a gironi la Svizzera affronta Portogallo, Svezia e Paesi Bassi.
La partecipazione è stata possibile anche grazie alla Scuola universitaria federale dello sport di Macolin – SUFSM che ha sostenuto tecnicamente la squadra durante la preparazione atletica per il Campionato europeo di calcio, studiando e valutando le prestazioni sportive.
I test della SUFSM sulla forza esplosiva
La Scuola universitaria federale dello sport di Macolin è intervenuta ad aprile con un gruppo di studio di fisiologia dello sport, guidato dal dottor Markus Tschopp, medico, e da Hélène Maystre, responsabile della disciplina sportiva per il calcio femminile. I ricercatori hanno testato e valutato la forza esplosiva delle 24 giocatrici selezionate per la nazionale. Un elemento atletico, spiega la SUFSM, fondamentale nel calcio ai più alti livelli.
I test sono stati effettuati misurando l’esplosività dei salti delle giocatrice su delle apposite piattaforme. Dopo i test, sono stati sviluppati allenamenti individuali personalizzati per le atlete. L’efficacia degli allenamenti è stata verificata con una seconda serie di test nel mese di giugno, da cui sono emersi progressi nella forza esplosiva delle giocatrici della nazionale.
“Per poter gareggiare ai Campionati europei di calcio femminile contro le 15 migliori squadre del continente – spiega la SUFSM – la capacità di fornire prestazioni fisiche di alto livello è fondamentale per le giocatrici. A tal fine, durante la fase di preparazione al torneo in Inghilterra le elvetiche sono state sostenute dalla Scuola universitaria federale dello sport di Macolin SUFSM, aggregata all’Ufficio federale dello sport UFSPO”.
Test “mobili, veloci e poco invadenti”, e strutturati per la squadra femminile.
I test sono stati strutturati in modo da integrarsi con gli allenamenti giornalieri della nazionale. Cinque ricercatori della SUFSM si sono recati al campo di allenamento di Pfäffikon, testando così tutta la squadra in sessanta minuti e direttamente sul luogo, senza necessità di spostare le giocatrici in laboratori o aree attrezzate. I test, spiega la Scuola universitaria federale dello sport di Macolin “sono stati adeguati rispetto a quelli della nazionale maschile: oltre alla componente prestazionale prevedono anche un elemento di prevenzione degli infortuni”.
Giocatrici sempre più professionali, il capitano Lia Walti: test importanti e omologhi a quanto avviene in Gran Bretagna
La collaborazione tra SUFSM e Associazione Svizzera di Football – ASF va avanti da molto tempo. E negli ultimi anni lo sviluppo della diagnostica delle prestazioni nel calcio femminile è diventato molto importante. Anche jl livello di professionalizzazione delle giocatrici è aumentato, come prova l’arrivo della nazionale di calcio femminile svizzera agli Europei di calcio in Inghilterra.
Il capitano della nazionale Lia Wälti, che gioca proprio in Gran Bretagna, ha spiegato che “questo tipo di test sono la normalità nei club d’oltremanica. Per noi atlete – ha affermato i valori di confronto per quanto riguarda la fisicità sono molto importanti”.
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