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Il Centro sperimentale di cinematografia ha comprato il Cinema Fiamma

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Il Cinema Fiamma di Roma, chiuso nel 2020, è stato comprato dalla Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia

L’iniziativa, che recupera e valorizzerà il cinema Fiamma di via Bissolati, è stata presentata il 13 luglio scorso dal Ministro della Cultura, Dario Franceschini, e dalla Presidente della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia, Marta Donzelli.

Il Fiamma ripartirà a dicembre del prossimo anno grazie ai fondi del PNRR, che il Ministero della Cultura ha destinato alla Fondazione Centro sperimentale di cinematografia, che in questo modo si dota di una propria sala. Con l’obiettivo, spiega il Ministero della Cultura, “di rispondere alla propria missione istituzionale di formazione, valorizzazione e diffusione della cultura cinematografica”. Il nuovo cinema avrà due sale cinematografiche, e proietterà sia cinema di valore storico e culturale, che pellicole di prima visione.

 “Bisogna affrontare la crisi delle sale cinematografiche puntando sull’innovazione sia nella modernizzazione delle strutture sia nell’esperienza che si offre allo spettatore” – ha affermato il ministro della Cultura. “Viviamo il paradosso della crisi delle sale in un momento in cui invece il cinema e l’audiovisivo sono in grande crescita. Questa crisi va affrontata testardamente. Le sale sono un luogo di aggregazione sociale oltre che culturale. La scelta del Centro Sperimentale di Cinematografia è lungimirante perché segue questa direzione”.

La Presidente della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia, Marta Donzelli, ha spiegato che il Fiamma “è un passaggio fondamentale per il Centro Sperimentale, che consentirà finalmente a una delle istituzioni cinematografiche più antiche del mondo di avere un proprio spazio di programmazione, come accade in tutte le principali capitali. Il nuovo Fiamma CSC punterà sull’unicità dell’esperienza della fruizione collettiva, offrendo agli spettatori il grande cinema del patrimonio, italiano e internazionale, accanto alle nuove frontiere del cinema contemporaneo, con una particolare attenzione agli esordi. Un luogo da vivere e condividere”.

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