Il Pontefice ai nativi canadesi: imploro perdono e riconciliazione. Questo non è un punto d’arrivo, ma di partenza
Il Pontefice, in Viaggio Apostolico in Canada, ha incontrato ieri a Maskwacis, in Alberta, le comunità indigene canadesi First Nations, Métis e Inuit, e ha ricordato le loro sofferenze, pregando il Signore perché si arrivi a “perdono, guarigione e riconciliazione”.
Proprio il dialogo e la riconciliazione con i popoli nativi, vittime di abusi, sfruttamento e vessazioni, e delle politiche di assimilazione culturale, è il centro del pellegrinaggio del Papa in Canada. Vedi, su Fede e Ragione, l’articolo in cui lui stesso ne ha parlato all’Angelus di Domenica 17 luglio 2022, in Piazza San Pietro, Papa Francesco: l’assimilazione culturale ha danneggiato le popolazioni native.
.”Giungo nelle vostre terre natie per dirvi di persona che sono addolorato – ha affermato Papa Francesco nell’incontro di ieri – per implorare da Dio perdono, guarigione e riconciliazione, per manifestarvi la mia vicinanza, per pregare con voi e per voi”. E ha anche ricordato gli abusi commessi nella cosiddetta “scuola residenziale” Ermineskin, attiva dal 1895 al 1975 in quella zona, abitata dalla popolazione dei nativi Cree. E ha ricordato “l’indignazione e la vergogna” per quei terribili atti, e ha aggiunto, parlando dell’incontro: “Questo non è un punto d’arrivo, ma di partenza”
Il Pontefice era atterrato a Edmonton:, dove è stato accolto dalla governatrice generale del Canada Mary Simon, dal primo ministro Justin Trudeau, e dai rappresentanti istituzionali, civili e religiosi. Ha poi assistito a uno spettacolo, con musica, balli e canti, di un gruppo di nativi canadesi.
