È morta a ottantaquattro anni Letizia Gonzales, già presidente OdG Lombardia.
Professionista acuta, colta, di grande sensibilità verso i temi sociale, è stata la prima donna ad essere eletta – per due mandati – presidente dell’Ordine degli Giornalisti lombardo, la prima in Italia. Ho avuto modo di conoscerla nel 2013, quando ottenni dall’OdG Lombardia il riconoscimento della qualifica di giornalista pubblicista per la mia pregressa iscrizione all’Elenco speciale dei direttori di riviste scientifiche specializzate, e dopo l’esito positivo di un colloquio di verifica della mia preparazione sui temi della professione e della deontologia.
Letizia aveva rilanciato proprio l’importanza della disciplina e della deontologia nell’Ordine, per una professione che doveva adeguarsi alla mutevole realtà sociale, tecnologica e economica, senza dimenticare i propri fondamenti etici e i propri doveri sociali e informativi. Era molto attenta anche alle questioni sociali: sotto la sua presidenza sono stati numerosi gli eventi e i corsi dedicati alla professione del giornalismo, alle nuove tecniche giornalistiche, e alle grandi questioni come il cambiamento climatico, o l’immigrazione.
Era una “donna che credeva molto nelle donne”, come cita l’OdG Lombardia sul proprio sito web. Lei stessa aveva realizzato, con la propria elezione a presidente, un passo ulteriore verso la parità di genere, nella professione giornalistica e non solo. Tra i molti ruoli apicali ricoperti, è stata vicedirettrice di Eva, il settimanale di Rusconi editore; caporedattore moda di Amica, Bella e Pratica – riviste Rcs Media Group.
Nel 2001 era diventata vicepresidente dell’Unione nazionale giornalisti pensionati – Ungp, poi consigliera dell’Ordine dei giornalisti, per approdare alla presidenza della Lombardia per due mandati, poi sostituita, nel 2013 da Gabriele Dossena. “Era riuscita – scrive OdG Lombardia – a reinventare l’Ufficio relazione con il pubblico – Urp e la formazione per i praticanti d’ufficio. Aveva anche rilanciato e rinnovato Tabloid, la rivista dell’Ordine.