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Papa Francesco: la Madonna doni pace al mondo, in particolare al popolo ucraino

Papa Francesco 15 marzo 2017

Così Papa Francesco concludendo l’Angelus odierno, ha chiesto alla Madonna l’intercessione per la pace in Ucraina e nel mondo.

“Continuiamo a invocare – ha esortato i fedeli il Pontefice oggi, Lunedì 15 agosto 2022, giornata della Festività dell’Assunzione di Maria – l’intercessione della Madonna perché Dio doni al mondo la pace, e preghiamo in particolare per il popolo ucraino”. Il Papa ha anche formulato i proprio auguri ai “presenti, a coloro che sono in vacanza, come pure a tanti che non possono permettersi un periodo di distensione, alle persone sole e alle persone ammalate”.

Invitando a non dimenticare queste ultime, e rivolgendo il proprio pensiero”con gratitudine in questi giorni a coloro che assicurano i servizi indispensabili per la collettività” e ringraziandoli per il loro lavoro.

Papa Francesco ha commentato il Vangelo di oggi che riporta il dialogo tra la Vergine e la cugina Elisabetta, che la accoglie nella propria casa dicendole: «Benedetta tu tra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo» (Lc 1,42). Parole, spiega il Pontefice, che sono diventate parte della preghiera dell’Ave Maria. Ricordando che “ogni volta che recitiamo questa preghiera tanto bella e familiare, facciamo come Elisabetta: salutiamo Maria, la benediciamo, perché lei ci porta Gesù”.

La Madonna risponde a Elisabetta con il cantico che costituisce “un regalo per noi, per tutta la storia: il Magnificat. È un canto di lode che potremmo definire il cantico della speranza”. E che ci ricorda “che Dio, attraverso lei, ha inaugurato una svolta storica, ha definitivamente stabilito un nuovo ordine di cose. Lei, piccola e umile, è stata innalzata e – lo festeggiamo oggi – portata alla gloria del Cielo, mentre i potenti del mondo sono destinati a rimanere a mani vuote”.

Il Pontefice inviata a pensare anche alla parabola “dell’uomo ricco che aveva davanti alla porta un mendicante, Lazzaro”. E alla fine di quell’uomo ricco, finito “a mani vuote”. L’annuncio della Vergine è quindi di un grande cambiamento, e di “un rovesciamento di valori”. Perché Gesù definisce beati i poveri e gli umili e avvisi i ricchi e tutti coloro che vivono nel proprio egoismo.

Ecco quindi la profezia della Madonna: “a primeggiare non sono il potere, il successo e il denaro, ma a primeggiare c’è il servizio, l’umiltà, l’amore”. Lei stessa, nella propria gloria, ci mostra “che il vero potere è il servizio”. Non dobbiamo dimenticarlo, afferma il Papa ripetendolo, e non dobbiamo dimenticare che “regnare significa amare. E che questa è la strada per il Cielo”.

Allo stesso tempo dobbiamo chiederci se quel rovesciamento di valori che la Vergine annuncia nel cantico annunciato tocchi le nostre vite. Capire se deavvero crediamo “che amare è regnare e servire è potere”, e che l’obiettivo della nostra esistenza “è il Cielo, è il paradiso”. O se al contrario  ci preoccupiamo solo di vivere bene e in modo egoistico nella vita terrena, se ci preoccupiamo “solo delle cose terrene, materiali”.

E se “osservando le vicende del mondo”, cadiamo nella trappola del pessimismo, oppure, coma la Madonna, sappiamo “scorgere l’opera di Dio che, attraverso la mitezza e la piccolezza, compie grandi cose”. E capire la speranza che ci arriva da quel cantico e dalla stessa Vergine, nella quale “vediamo la meta del cammino”. Perché “lei è la prima creatura che con tutta sé stessa, in anima e corpo, taglia vincitrice il traguardo del Cielo”. E “ci mostra che il Cielo è a portata di mano.

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