Il Pontefice: in Ucraina una tragica guerra, pensare alle armi nucleari una pazzia.
Così Papa Francesco nell’udienza generale di ieri, Mercoledì, 21 settembre 2022, in Piazza San Pietro. Il Papa ha ricordato il viaggio in Kazakhstan per il settimo Congresso dei Leaders delle religioni mondiali e tradizionali. Ringraziando per la cordiale accoglienza ricevuta e per la gioia degli incontri dei due giorni, ha ricordato come il Governo kazako, “dopo essersi liberato dal giogo del regime ateistico”, oggi proponga “una strada di civiltà, condannando nettamente fondamentalismi ed estremismi”. Con “una posizione equilibrata e di unità”.
Il Pontefice ha parlato anche della “vocazione” del Kazakhstan, derivante dalla sua geografia e dalla sua storia, ad “essere paese di incontro, di culture, di lingue”. Auspicando lo sviluppo di “una democrazia sempre più matura, in grado di rispondere effettivamente alle esigenze dell’intera società”.
Papa Francesco ha anche ricordato che il Kazakhstan ha “buone politiche energetiche e ambientali”, e ha scelto coraggiosamente di dire “no alle armi nucleari”. Una decisione importante, soprattutto in questo periodo che vede la tragedia della guerra nella “martoriata Ucraina”, e la “pazzia” di alcuni di pensare ad una possibile escalation verso un conflitto nucleare.
Il Pontefice, invitando tutti i fedeli a unirsi nella preghiera, ha citato la missione del Cardinale Krajewski, recatosi in Ucraina per la quarta volta, dove ha portato aiuto e sostegno spirituale alla popolazione, in particolare nella zona di Odessa. E che gli “ha raccontato il dolore di questo popolo, le azioni selvagge, le mostruosità, i cadaveri torturati che trovano”.