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Ambiente

FAO: sicurezza alimentare, il ruolo di una gestione sostenibile delle foreste

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La Commissione per la Sicurezza Alimentare Mondiale – CFS ricorda il ruolo di una gestione sostenibile delle foreste.

La 44a sessione della Commissione per la Sicurezza Alimentare Mondiale – CFS, sul tema Fare la differenza nella sicurezza alimentare e nella nutrizione, chiudendo i lavori ha approvato nuove raccomandazioni sul ruolo di una gestione forestale sostenibile nel raggiungere la sicurezza e la nutrizione alimentare per tutti .

Le raccomandazioni si concentrano sulla necessità di un approccio politico integrato per la silvicoltura, l’agricoltura, le risorse idriche e la sicurezza alimentare, rafforzando il coordinamento intersettoriale. I regimi di proprietà della terra e di altre risorse sono stati anche evidenziati come elementi chiave nell’approccio raccomandato, con la Commissione che ha riconosciuto che le Linee Guida Volontarie di CFS sulla proprietà potrebbero svolgere un ruolo più importante.

La CFS ha anche discusso dell’urbanizzazione e dello sviluppo rurale e ha offerto una piattaforma per le parti interessate per lavorare insieme ed evitare di affrontare l’urbanizzazione e lo sviluppo rurale come settori separati, come spesso è stato nel passato. Questo è particolarmente vero nel contesto di un mondo sempre più urbanizzato e di grandi cambiamenti dei sistemi alimentari. Il numero di persone che vivono nelle città entro il 2050 salirà dal 50 al 66%.

Nel corso dei prossimi due anni la Commissione esaminerà l’impatto dell’urbanizzazione sulle persone con redditi bassi e come promuovere il coinvolgimento e l’occupazione dei giovani e delle donne nei sistemi alimentari, incluso il collegamento dei produttori ai mercati.

La sessione plenaria ha avuto inizio lunedì scorso con l’appello della FAO di nuovi sistemi alimentari per combattere la malnutrizione in tutte le sue forme. Il Direttore Generale della FAO, Jose Graziano da Silva, nel suo intervento ha affermato che sono necessarie “politiche più attive” per garantire sistemi alimentari sostenibili, sottolineando che le aziende e i consumatori devono svolgere un ruolo più importante nella revisione dei sistemi alimentari mondiali in un momento in cui sia la fame che l’obesità sono in aumento.

Durante una giornata dedicata alla nutrizione, partecipanti della società civile, del settore privato, degli agricoltori africani su piccola scala e altri, hanno presentato le buone pratiche e le lezioni apprese sugli investimenti in sistemi alimentari sani.

Un messaggio ricorrente da parte di tutti i partecipanti è stato l’importanza di utilizzare le esistenti linee guida politiche della CFS, che potrebbero fare una grande differenza nella capacità dei governi di raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile.

Oltre 50 eventi collaterali hanno permesso ai partecipanti di approfondire una varietà di temi, dall’occupazione giovanile rurale all’imprenditorialità per la sicurezza alimentare e nutrizionale, dai pasti scolastici alle iniziative di protezione sociale in Medio Oriente e Nord Africa, dall’agricoltura intelligente dal punto di vista del clima  alla minaccia della formazione di mega imprese agroalimentari per la sicurezza alimentare mondiale.

La Commissione per la sicurezza alimentare mondiale elegge una nuova presidenza

Alla cerimonia di chiusura, il Comitato ha dato il benvenuto al nuovo presidente eletto, Mario Arvelo, Rappresentante permanente della Repubblica Dominicana presso le agenzie delle Nazioni Unite di Roma. Con un background in diritto e scienze politiche, Mario Arvelo è diplomatico da più di vent’anni e ha svolto funzioni di presidenza di commissioni e partnership legati al settore alimentare e agricolo a livello globale e regionale (America Latina e Caraibi).

“La CFS ha un ruolo cruciale nell’amplificare il messaggio che l’obiettivo di raggiungere la sicurezza alimentare e l’adeguata nutrizione per tutti è ambizioso ma realizzabile”, ha dichiarato Mario Arvelo. “Come Presidente sarà mia priorità continuare a cogliere tutte le idee innovative da tutte le parti esse provengano – Stati membri, società civile, settore privato, università, centri di ricerca, filantropie e altri attori, comprese le altre agenzie delle Nazioni Unite – per sradicare la fame e la malnutrizione prima del 2030.

La Commissione ha ringraziato la Presidentessa uscente, l’Ambasciatrice e Rappresentante Permanente del Sudan, Amira Gorness per il suo ottimo servizio nel corso dei due anni del suo mandato.

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