Il premier: l’abbattimento del Muro di Berlino simbolo di liberazione di nazioni oppresse dai totalitarismi.
Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel proprio video messaggio in per il Giorno della Libertà, ricorrenza dell’abbattimento del muro di Berlino. Ne pubblichiamo testo e video.
Il 9 novembre del 1989 è una data spartiacque nella storia, non solo in quella d’Europa e dell’Occidente ma in quella del mondo intero.
L’abbattimento del muro di Berlino, oltre a rappresentare la premessa storica per la riunificazione della Germania, segna il tramonto del comunismo sovietico e, con esso, dei regimi totalitari che avevano dominato il Novecento europeo. Regimi che avevano conculcato quei valori e quei diritti fondamentali che sono diventati un patrimonio comune delle democrazie occidentali e che spesso oggi, erroneamente, tendiamo a dare per scontati.
La forza e la solidità delle nostre democrazie è stata resa possibile proprio dalla fine di quei totalitarismi e dal sacrificio di tutte quelle persone che hanno lottato e combattuto, permettendoci di vivere in un mondo libero.
È grazie all’esempio di giovani come Jan Palach, che diedero la vita per la libertà del proprio popolo, che oggi l’Europa non vive più sotto il giogo della dittatura. È grazie all’opera spirituale, politica e diplomatica di un santo e di uno statista come Giovanni Paolo II che diceva che l’Europa deve respirare con due polmoni, quello occidentale e quello orientale. È grazie alla folla che premeva sulle guardie di frontiera della Repubblica Democratica Tedesca affinché aprissero i varchi verso ovest e pochi minuti dopo danzava festante sulle rovine di quel muro che abbiamo potuto riabbracciare nel comune ideale europeo decine di milioni di nostri fratelli.
Proprio per ricordare quegli eventi del 1989, con la legge n. 61 del 15 aprile 2005, la Repubblica italiana ha dichiarato il 9 novembre «Giorno della libertà», come ricorrenza dell’abbattimento del muro di Berlino, evento simbolo per la liberazione di Nazioni oppresse e auspicio di democrazia per le popolazioni tuttora oppresse dal totalitarismo.
La libertà è il principale valore su cui si basa la nostra democrazia, anticorpo contro ogni tentazione totalitaria. Nel celebrarla, la legge condanna non soltanto i regimi del passato ma anche il rischio di insorgenza di nuove forme di repressione della libertà.
È una lotta per la libertà quella che sta portando avanti il popolo ucraino per difendere la propria Nazione da una brutale aggressione, così come il rispetto della libertà di ciascun popolo è il fondamento della pace internazionale.
La libertà è un valore fondante della nostra identità italiana, europea e occidentale, che non solo non possiamo dimenticare ma che è nostro compito e dovere celebrare ogni giorno, a partire dalla ricorrenza del 9 novembre.
È con questo spirito che la legge istitutiva del «Giorno della libertà» prevede che vengano organizzate cerimonie commemorative e momenti di approfondimento nelle scuole, che illustrino il valore della democrazia e della libertà evidenziando gli effetti nefasti dei totalitarismi passati e presenti.
Un grande filosofo liberale italiano, Benedetto Croce, di cui tra pochi giorni ricorrono i settant’anni dalla scomparsa, che dedicò la sua vita all’amore e allo studio proprio della libertà, disse: “C’è chi mette in dubbio il futuro dell’ideale della libertà. Noi rispondiamo che essa ha più che un futuro: possiede l’eternità”.
Ecco, celebrare il valore della libertà significa non soltanto coltivare la memoria storica di chi è caduto per conquistarla, ma anche spendersi ogni giorno per la sua eternità.