Nordio all’inaugurazione della nuova sede della Procura di Catanzaro: “Energie per efficienza e digitale”.
“In questo momento – ha affermato – le quasi totali energie del nostro ministero devono essere indirizzate a tutto ciò che può migliorare l’efficienza della giustizia e quindi, di riflesso, anche dell’economia”.
Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, è intervenuto all’inaugurazione della nuova sede della Procura di Catanzaro, realizzata nell’ex Ospedale militare, consegnato al Ministero della Giustizia al termine di una riqualificazione iniziata nel 2017: “Esempio di come si sia coniugata la giustizia con arte, armonia e proporzioni” ha sottolineato il Guardasigilli.
Nel corso del suo intervento, Nordio ha voluto ricordare che queste visite non sono soltanto “un tributo simbolico per voi che lavorate, ma una manifestazione di interesse da parte mia nei vostri confronti. Per i primi tempi – ha ribadito il Ministro – tutta l’attenzione sarà concentrata sull’efficienza della giustizia, noi la concentreremo nel recupero del personale e, nei limiti del possibile e delle risorse, nell’utilizzazione del personale che abbiamo e – ripeto, nei limiti del possibile – nell’acquisizione di nuovo personale”. Il Ministro ha fatto anche riferimento alla task force istituita al Ministero, per implementare l’informatizzazione, la digitalizzazione e il recupero del personale, altri step essenziali per imprimere una accelerazione ai tempi dei processi.
Contestualmente all’inaugurazione, parte dello staff ministeriale presente ha incontrato una rappresentanza del distretto giudiziario. La visita a Catanzaro segue quelle già avvenute a Venezia e a Treviso e altre sono già in programma in diversi uffici giudiziari con particolari esigenze e criticità.
Il Ministro Nordio con il procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri
L’inaugurazione, cui hanno partecipato anche i sottosegretari alla Giustizia, Andrea Delmastro delle Vedove, e all’Interno, Wanda Ferro, è stata introdotta dal Procuratore della Repubblica,Nicola Gratteri, che ha ripercorso tutti i passaggi dall’inizio dei lavori a oggi, ricordando le interlocuzioni con Graziano Delrio, allora Ministro delle Infrastrutture, presente fra gli invitati, e quelle con i vertici degli Enti locali e degli Uffici giudiziari. Vincenzo Corvino, Ingegnere progettista, ha definito la ristrutturazione “un’opera di svelamento della struttura originaria”.
Il compendio, risale al 1447 e in origine ospitava un convento; successivamente cambia destinazione per diventare Ospedale Militare e viene dichiarato di interesse storico artistico nel 2004. L’importo dei lavori è stato di 11,45 milioni di euro, 8,8 dei quali destinati a opere di riqualificazione e ristrutturazione.
“La lentezza dei nostri processi ci costa 2 punti di Pil – ha ricordato il Ministro – una perdita annua tra 30 e i 40 miliardi. Sono cifre che parlano: se avessimo una giustizia civile e penale più efficienti, i nostri investitori sarebbero propensi a portare le loro aziende e le loro finanze qui da noi.”
Durante la cerimonia è intervenuta la Presidente vicario della Corte d’appello, Gabriella Reillo, che ha confermato come la “sapienza dell’intervento abbia realizzato una bella opera di edilizia giudiziaria”, in una “terra difficile che sta recuperando il senso civico”. Mentre, il Procuratore generale, Giuseppe Lucantonio, ha voluto “ringraziare tutti coloro che hanno lavorato a questa realtà, di tutti i Governi”. Il Presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati, Antonello Talerico, puntanto la sua attenzione sulle caratteristiche del distretto e i numeri dell’organico ha sottolineato come sia importante “la sinergia con gli uffici romani”.
Immagine: cortesia Giustizia News online.