Giornale Online Direttore Paolo Centofanti

Medicina e Salute

La Giornata mondiale della prematurità

World-prematurity-Day

17 novembre, World Prematurity Day – Giornata mondiale della prematurità.

Il 17 novembre si celebra nel mondo il World Prematurity Day – Giornata mondiale della prematurità – manifestazione globale celebrata in più di 100 Paesi, che ha come obiettivo quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della prematurità, per dare voce anche alle famiglie dei piccoli pazienti.

A parent’s embrace: a powerful therapy. Enable skin-to-skin contact from the moment of birth” – “L’abbraccio di un genitore: una terapia potente. Consenti il ​​contatto pelle a pelle dal momento della nascita” è il tema globale della Giornata 2022. #WorldPrematurityDay2022.

Simboli della Giornata della Prematurità, il colore viola e la linea dei calzini: un piccolo paio di calzini viola tra nove a grandezza naturale, simboleggia che 1 bambino su 10 nasce pretermine. In tutto il mondo.

I dati in Italia

In Italia nascono ogni anno oltre 25.000 prematuri (il 6,4% del totale), cioè bambini che vengono al mondo prima della 37a settimana di età gestazionale. Di questi il 75,6% è rappresentato da parti pre-termine, dalla 34a alla 36a settimana gestazionale (Fonte: Rapporto CeDAP 2021).

L’importanza del contatto pelle a pelle

Uno dei trattamenti più potenti che un neonato può ricevere, evidenzia la  EFCNI – European Foundation for the Care of Newborn Infants  sul suo sito, è il contatto pelle a pelle con un genitore e per questo ogni bambino ha il diritto di beneficiare sempre della vicinanza dei genitori. Il KMC (Kangaroo Mother Care), contatto pelle a pelle continuo e prolungato, sottolinea la EFCNI, produce effetti documentati, tra cui migliore regolazione termica, migliore produzione di latte materno, prevenzione delle infezioni, facilitazione positiva degli effetti fisiologici, comportamentali.

I primi mille giorni di vita. Azioni e strategie

In anni recenti la promozione della salute si è arricchita di interventi che hanno introdotto termini e concetti innovativi, come quelli di “salute riproduttiva” e di “salute preconcezionale”, che concentrano l’attenzione sullo stato di salute ottimale che ogni donna e ogni coppia in età fertile può raggiungere, per diminuire i problemi di fertilità e migliorare l’evoluzione della gravidanza, proteggendo così anche la salute del proprio bambino.

Promuovere la salute e la capacità di adottare e mantenere stili di vita sani nelle persone in età fertile, sin dalla giovane età, ha come obiettivo specifico quello di prevenire o ridurre il rischio di alcuni esiti avversi della riproduzione, come l’infertilità, l’aborto spontaneo, le malformazioni, la restrizione della crescita fetale, la prematurità.

È noto che nel periodo compreso tra il concepimento e i due anni di età si pongono le basi per un adeguato sviluppo fisico e psichico del bambino e gli interventi di prevenzione, di protezione o di cura realizzati con tempestività in questa primissima fase della vita portano a risultati di salute positivi a breve, medio e lungo termine per il bambino e per l’adulto che sarà.

La nascita prematura, e tutto ciò che essa determina, apre a una realtà genitoriale che stride fortemente con l’idea del “bambino immaginato”, così diverso dal bambino reale che dopo la nascita è il figlio. A questa segue l’esperienza del ricovero, unica per ogni prematuro e per il suo nucleo familiare. I genitori hanno bisogno di credere nelle loro capacità e di sentirsi accolti, sostenuti dall’equipe assistenziale della Terapia Intensiva Neonatale (TIN) e attivamente coinvolti nell’accudimento del figlio, sin dai primi giorni di vita. In particolare, anche per la costruzione di nuovi equilibri, in continua evoluzione già durante la gravidanza e al momento della nascita, è evidente il valore del contributo relazionale del padre sia nella relazione diretta con la partner, sia in quella con il figlio, sia nella coppia madre/bambino.

La famiglia rappresenta uno straordinario punto di forza e, per superare le paure e il senso di solitudine che caratterizzano anche la fase del rientro a casa, è necessario pianificare per tempo la dimissione del neonato, per garantire la stabilità del “sistema bambino” e del “sistema mamma/famiglia/bambino”.

Inoltre, durante le ultime fasi del ricovero, sarà di aiuto avviare un contatto con il Pediatra di Libera Scelta (PLS), anche invitandolo in reparto a conoscere il bambino e le sue condizioni, per una migliore presa in carico dopo la dimissione, soprattutto in caso di eventuali esiti da prematurità.

I bambini nati pretermine, anche quando risolvono i loro problemi di salute, devono comunque cimentarsi in un percorso che parte da una posizione di partenza svantaggiata. L’iniziale sovraesposizione allo stress, dovuta al micro e macro ambiente e agli stimoli dolorosi, incide nel loro sviluppo neuropsichico. Pertanto richiedono attenzioni e premure pazienti a casa, all’asilo, e poi a scuola per dare loro il tempo di allinearsi con gli altri bambini. Tuttavia è importante considerare che si tratta di bambini pronti alla vita che possono sorprendere per le loro conquiste e per la loro capacità resiliente di far fronte a un passato traumatico, fatto di paura, rumore, dolore, certamente inappropriato per creature nate troppo presto.

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