17 novembre, World Prematurity Day – Giornata mondiale della prematurità.
Il 17 novembre si celebra nel mondo il World Prematurity Day – Giornata mondiale della prematurità – manifestazione globale celebrata in più di 100 Paesi, che ha come obiettivo quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della prematurità, per dare voce anche alle famiglie dei piccoli pazienti.
“A parent’s embrace: a powerful therapy. Enable skin-to-skin contact from the moment of birth” – “L’abbraccio di un genitore: una terapia potente. Consenti il contatto pelle a pelle dal momento della nascita” è il tema globale della Giornata 2022. #WorldPrematurityDay2022.
Simboli della Giornata della Prematurità, il colore viola e la linea dei calzini: un piccolo paio di calzini viola tra nove a grandezza naturale, simboleggia che 1 bambino su 10 nasce pretermine. In tutto il mondo.
I dati in Italia
In Italia nascono ogni anno oltre 25.000 prematuri (il 6,4% del totale), cioè bambini che vengono al mondo prima della 37a settimana di età gestazionale. Di questi il 75,6% è rappresentato da parti pre-termine, dalla 34a alla 36a settimana gestazionale (Fonte: Rapporto CeDAP 2021).
L’importanza del contatto pelle a pelle
Uno dei trattamenti più potenti che un neonato può ricevere, evidenzia la EFCNI – European Foundation for the Care of Newborn Infants sul suo sito, è il contatto pelle a pelle con un genitore e per questo ogni bambino ha il diritto di beneficiare sempre della vicinanza dei genitori. Il KMC (Kangaroo Mother Care), contatto pelle a pelle continuo e prolungato, sottolinea la EFCNI, produce effetti documentati, tra cui migliore regolazione termica, migliore produzione di latte materno, prevenzione delle infezioni, facilitazione positiva degli effetti fisiologici, comportamentali.
I primi mille giorni di vita. Azioni e strategie
In anni recenti la promozione della salute si è arricchita di interventi che hanno introdotto termini e concetti innovativi, come quelli di “salute riproduttiva” e di “salute preconcezionale”, che concentrano l’attenzione sullo stato di salute ottimale che ogni donna e ogni coppia in età fertile può raggiungere, per diminuire i problemi di fertilità e migliorare l’evoluzione della gravidanza, proteggendo così anche la salute del proprio bambino.
Promuovere la salute e la capacità di adottare e mantenere stili di vita sani nelle persone in età fertile, sin dalla giovane età, ha come obiettivo specifico quello di prevenire o ridurre il rischio di alcuni esiti avversi della riproduzione, come l’infertilità, l’aborto spontaneo, le malformazioni, la restrizione della crescita fetale, la prematurità.
È noto che nel periodo compreso tra il concepimento e i due anni di età si pongono le basi per un adeguato sviluppo fisico e psichico del bambino e gli interventi di prevenzione, di protezione o di cura realizzati con tempestività in questa primissima fase della vita portano a risultati di salute positivi a breve, medio e lungo termine per il bambino e per l’adulto che sarà.
La nascita prematura, e tutto ciò che essa determina, apre a una realtà genitoriale che stride fortemente con l’idea del “bambino immaginato”, così diverso dal bambino reale che dopo la nascita è il figlio. A questa segue l’esperienza del ricovero, unica per ogni prematuro e per il suo nucleo familiare. I genitori hanno bisogno di credere nelle loro capacità e di sentirsi accolti, sostenuti dall’equipe assistenziale della Terapia Intensiva Neonatale (TIN) e attivamente coinvolti nell’accudimento del figlio, sin dai primi giorni di vita. In particolare, anche per la costruzione di nuovi equilibri, in continua evoluzione già durante la gravidanza e al momento della nascita, è evidente il valore del contributo relazionale del padre sia nella relazione diretta con la partner, sia in quella con il figlio, sia nella coppia madre/bambino.
La famiglia rappresenta uno straordinario punto di forza e, per superare le paure e il senso di solitudine che caratterizzano anche la fase del rientro a casa, è necessario pianificare per tempo la dimissione del neonato, per garantire la stabilità del “sistema bambino” e del “sistema mamma/famiglia/bambino”.
Inoltre, durante le ultime fasi del ricovero, sarà di aiuto avviare un contatto con il Pediatra di Libera Scelta (PLS), anche invitandolo in reparto a conoscere il bambino e le sue condizioni, per una migliore presa in carico dopo la dimissione, soprattutto in caso di eventuali esiti da prematurità.
I bambini nati pretermine, anche quando risolvono i loro problemi di salute, devono comunque cimentarsi in un percorso che parte da una posizione di partenza svantaggiata. L’iniziale sovraesposizione allo stress, dovuta al micro e macro ambiente e agli stimoli dolorosi, incide nel loro sviluppo neuropsichico. Pertanto richiedono attenzioni e premure pazienti a casa, all’asilo, e poi a scuola per dare loro il tempo di allinearsi con gli altri bambini. Tuttavia è importante considerare che si tratta di bambini pronti alla vita che possono sorprendere per le loro conquiste e per la loro capacità resiliente di far fronte a un passato traumatico, fatto di paura, rumore, dolore, certamente inappropriato per creature nate troppo presto.