Giornale Online Direttore Paolo Centofanti

Canale Fede e Ragione

Papa Francesco: essere giovani vuol dire non pensare solo a sé stessi

Papa Francesco 15 marzo 2017

Il Pontefice: oggi essere trasgressivi vuol dire non essere schiavi del cellulare e delle mode.

Così Papa Francesco, in visita ad Asti, nell’Angelus di ieri, Domenica 20 Novembre 2022, nella Cattedrale della città. Al termine della Celebrazione Eucaristica il Papa ha voluto esprimere la propria “riconoscenza alla Diocesi, alla Provincia e alla Città di Asti”, per “l’accoglienza calorosa” ricevuta. E la propria gratitudine alle autorità istituzionali per l’organizzazione dell’evento. E parlando in dialetto, rivolgendosi a tutti i presenti, ha spiegato di essere contento dell’incontro, con l’augurio a tutti di stare bene.

Il Pontefice ha poi rivolto “un pensiero e un abbraccio speciale” ai giovani, ringraziandoli della loro folta presenza, e ricordando che “nella Solennità di Cristo Re si celebra nelle Chiese particolari la Giornata Mondiale della Gioventù”. Il cui tema, nella celebrazione di ieri e nella prossima, dal 1 al 6 agosto, è “Maria si alzò e andò in fretta” – Lc 1,39. Una fretta, spiega il Papa, tipica della Vergine. E che lui stesso invoca quando la prega: “affrettati a risolvere questo problema”.

Ecco quindi la necessità, pure per i fedeli, di non stare fermi, seduti ad aspettare e a pensare solo “a sé stessi, sprecando la vita a inseguire le comodità o l’ultima moda”. Dobbiamo invece “puntare verso l’Alto”, e “uscire dalle proprie paure per aiutare le persone che hanno vere necessità.

E il vero modo in cui i giovani possono essere trasgressivi e non conformisti: evitando di essere “schiavi di un cellulare”, e cambiando “il mondo come Maria, portando Gesù agli altri, prendendosi cura degli altri, costruendo comunità fraterne con gli altri, realizzando sogni di pace!”-

Tempo di carestia di pace, come in Ucraina

Papa Francesco osserva come oggi il “nostro tempo sta vivendo una carestia di pace: stiamo vivendo una carestia di pace”. Invitando a pensare ai molti paesi del mondo “flagellati dalla guerra”, e “in particolare alla martoriata Ucraina”. Guerre e sofferenze per le quali è necessario darsi da fare e continuare le preghiere per la pace.

Così come il Pontefice invita a pregare per le vittime “del grave incendio avvenuto nei giorni scorsi in un campo di rifugiati a Gaza, in Palestina” e per le loro famiglie. Incendio dove purtroppo sono deceduti anche molto bambini. Il Papa ha ha concluso l’Angelus chiedend a Dio di accogliere le persone defunte e di consolare la popolazione, “così provata da anni di conflitto”. Invocando anche la Madonna, “Regina della pace”, alla quale è dedicata la cattedrale di Asti.

Comments

comments