Il Pontefice in udienza generale ha ricordato il Papa Emerito Benedetto XVI, maestro di catechesi.
Prima di iniziare la nuova catechesi sul tema del discernimento, il Papa ha chiesto ai fedeli presenti nell’Aula Paolo VI, di unirsi spiritualmente con le persone che nella Basilica stavano omaggiando Benedetto XVI, che ha definito “un grande maestro di catechesi”. Ricordando anche che “il suo pensiero acuto e garbato non è stato autoreferenziale, ma ecclesiale, perché sempre ha voluto accompagnarci all’incontro con Gesù”.
Proprio “Gesù, il Crocifisso risorto, il Vivente e il Signore, è stata la meta a cui Papa Benedetto ci ha condotto, prendendoci per mano”. Papa Francesco ha chiesto a Benedetto XVI di aiutare “riscoprire in Cristo la gioia di credere e la speranza di vivere”.
La catechesi di ieri ha concluso il ciclo sul tema del discernimento, affrontando la questione di come sostenere tale processo di discernimento. Uno dei modi, ha affermato, è “l’accompagnamento spirituale, importante anzitutto per la conoscenza di sé, che abbiamo visto essere una condizione indispensabile per il discernimento”. Capendo che anche se è importante “guardarsi allo specchio”, farlo da soli “non sempre aiuta, perché uno può alterare l’immagine”.
La soluzione, ha spiegato Papa Francesco, è quindi “guardarsi allo specchio con l’aiuto di un altro”: ciò può essere davvero di aiuto, “perché l’altro ti dice la verità – quando è veritiero – e così ti aiuta”.
