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Papa Francesco: l’Olocausto non può essere dimenticato né negato

Papa Francesco 15 marzo 2017

Così il Pontefice nell’udienza generale di mercoledì 25 Gennaio 2023.

Nell’udienza generale, svoltasi mercoledì scorso nell’Aula Nervi in Vaticano, il Papa ha ricordato che oggi, Venerdì 27 gennaio, si celebra la Giornata internazionale di commemorazione delle vittime dell’Olocausto. Ammonendo chi vorrebbe dimenticare quel tragico periodo della storia, e chi vorrebbe persino negare che sia accaduto. “Il ricordo di quello sterminio di milioni di persone ebree e di altre fedi – ha affermato il Pontefice in udienza – non può essere né dimenticato né negato. Non può esserci un impegno costante nel costruire insieme la fraternità senza aver prima dissipato le radici di odio e di violenza che hanno alimentato l’orrore dell’Olocausto”.

Papa Francesco ha poi ricordato e invitato a pregare per “la martoriata Ucraina, così tanto afflitta”, spiegando di avere avuto, nella mattinata di giovedì . Questa “un incontro con i Capi delle diverse Confessioni di fede che sono in Ucraina – tutti uniti “, che gli hanno “raccontato il dolore di quel popolo. Non dimentichiamo mai, ogni giorno, di pregare per la pace definitiva in Ucraina” ha concluso il Pontefice.

Gesù maestro dell’annuncio del Vangelo.

Commentando la Catechesi, il Papa ha spiegato il significato e i cinque elementi essenziali dell’episodio del Vangelo in Gesù predica nella sinagoga del suo villaggio, Nazaret, e dell’annuncio che Cristo fa del Vangelo: gioia; liberazione; luce; guarigione; un annuncio “rivolto ai poveri”.

  • Il primo elemento è la gioia, quando Gesù proclama: «Lo Spirito del Signore è sopra di me; […] mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio» (v. 18), portando quindi “un annuncio di letizia, di gioia”.
  • Il secondo elemento è: la liberazione. “Gesù dice di essere stato mandato «a proclamare ai prigionieri la liberazione”.
  • Il terzo elemento è la luce. Gesù è enuto a portare «ai ciechi la vista».
  • Il quarto elemento è la guarigione. Gesù afferma di essere venuto «a rimettere in libertà gli oppressi» (ibid.).
  • Il quinto e ultimo elemento è che il lieto annuncio del Vangelo, è rivolto «ai poveri» (v. 18), di cui spesso ci si dimentica, mentre  “sono i destinatari esplicitamente menzionati, perché sono i prediletti di Dio”.

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