“Dove una donna o un uomo sono feriti nei loro diritti fondamentali, Cristo è offeso”.
Così il Pontefice oggi, Sabato 4 Febbraio 2023, sul suo account Twitter @pontifex, durante il suo viaggio apostolico in Congo e Sud Sudan. “Non possiamo restare neutrali dinanzi al dolore provocato dalle ingiustizie e dalle violenze perché, là dove una donna o un uomo vengono feriti nei loro diritti fondamentali, Cristo è offeso”.
Questo il testo del tweet del Papa, che nel suo pontificato richiama sempre la necessità di comportamenti etici, giusti, solidali. Contro le ingiustizie e le violenze, e contro ogni forma di indifferenza, o peggio di opportunismo o complicità, verso chi pensa di essere semplice “spettatore”, e per paura o egoismo non fa nulla per impedirle. Se non le tollera, o persino le favorisce, perché ne trae un vantaggio illecito o illegale.
Già due giorni fa. Giovedì 2 febbraio 2023, nell”incontro con i giovani e i catechisti allo Stadio dei Martiri di Kinshasa, Papa Francesco ha detto il suo nuovo no alla corruzione, invitando tutti a non farsi ingannare da trappole e false promesse dei corruttori. Vedi, su Fede e Ragione, l’articolo Papa Francesco a Kinshasa: no alla corruzione.
Corruzione che è spesso alla base appunto di altri reati, ingiustizie, inquinamento ambientale, discriminazioni sociali e sul lavoro, mobbing e stalking, violenze. Reati inaccettabili, che offendono Cristo e le persone colpite, e di fronte ai quali non si può certo restare indifferenti, fingendo di non vedere, come se riguardasse solo i colpevoli, le vittime, e al limite referenti e responsabili istituzionali o aziendali.
Invitiamo a leggere e firmare la Petizione per una Legge contro il mobbing.