Così il Pontefice all’Angelus di ieri, Domenica 26 Febbraio 2023.
Partendo dal Vangelo della prima Domenica di Quaresima, che mostra Gesù tentato nel deserto dal diavolo, il Papa ha spiegato che “Diavolo significa divisore”. Perché “i diavolo vuol sempre creare divisione, ed è ciò che si propone anche tentando Gesù”.
Cerca di dividerlo dal Padre, e di sviarlo dalla sua missione di salvezza e di unità per noi. E lo fa sfruttando “la condizione umana di Gesù, che è debole perché ha digiunato quaranta giorni e ha fame”. Così cerca di trasmettergli tre “veleni potenti”, ovvero “l’attaccamento, la sfiducia e il potere”.
Il primo veleno è quindi “l’attaccamento alle cose, ai bisogni” cercando di convincerlo a non digiunare, e a trasformare in pane le pietre, per superare la fame.
Il secondo veleno è la sfiducia: il Diavolo cerca di spingere Gesù a dubitare di essere veramente amato dal Padre. E vuole convincerlo a metterlo alla prova, buttandosi punto “dal punto più alto del tempio”, e chiedendogLi di essere salvato.
L’ultimo veleno è il potere: Gesù non ha bisogno del Padre, e se segue “i criteri del mondo”, pò prendersi “tutto da solo” e diventare e “potente”. Queste le tre tentazioni a cui il diavolo sottopone Gesù.
Allo stesso tempo, anche noi le viviamo, ogni giorno. “È terribile”, afferma Papa Francesco, “ma è proprio così, anche per noi: l’attaccamento alle cose, la sfiducia e la sete di potere sono tre tentazioni diffuse e pericolose, che il diavolo usa per dividerci dal Padre e non farci più sentire fratelli e sorelle tra noi, per portarci alla solitudine e alla disperazione. Questo volle fare a Gesù, questo vuole fare a noi: portarci alla disperazione”.
Ma come Gesù possiamo vincere le tentazioni: “evitando di discutere col diavolo e rispondendo con la Parola di Dio”. Perché “con il diavolo non si discute, con il diavolo non si dialoga!” esclama il Pontefice. Lo si affronta “con la Parola di Dio”.