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Allergie ai pollini: periodi, durate, influenza del riscaldamento globale

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Ispra: quanto sappiamo delle allergie ai pollini ?

Ne parla un video realizzato dall’Ispra, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale. Il video, intervistando alcune persone allergiche e il ricercatore Ispra Alessandro Di Menno di Bucchianico,  risponde a domande quali: quante sono le persone che soffrono di allergie ai pollini? Quali sono le famiglie botaniche più allergeniche e in che periodo sono in fioritura?

Scopriamo così che circa un terzo della popolazione europea soffre di allergie ai pollini, e che mentre si pensa che sia la primavera il solo periodo dell’anno in cui si manifestano le allergie, in realtà le stagioni polliniche sono molteplici durante l’anno, diverse per diversi tipi di piante.

Che le piante che creano allergie, oltre alle conosciute parietaria, e graminacee sono ad esempio la betulla, l’ulivo, il nocciolo, il cipresso.

E che il riscaldamento globale purtroppo sta influendo sulle allergie, anticipando le stagioni polliniche e ritardandone la fine, aumentandone quindi la durata e prolungando i periodi di allergie.

Queste le stagioni polliniche più rilevanti:

  • Per le Cupressacee, a cui appertengono piante come il cipresso e il ginepro, il periodo pollinico è da dicembre a maggio.
  • Betulacee, tra cui betulla, ontano, carpino, nocciolo: il periodo è da febbraio a maggio
  • Per le Graminacee, le più note, che racchiudono oltre 500 specie, il periodo pollinico è da marzo a ottobre
  • Oleacee, tra cui ulivo, frassino: da febbraio a giugno
  • Urticacee: parietaria, ortica, da marzo a ottobre

I dati del monitoraggio dei pollini sono diffusi settimanalmente sul sito www.Pollnet.it, la rete di monitoraggio aerobiologico del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente – SNPA.

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