False segnalazioni a polizia e carabinieri e false denunce costituiscono stalking.
Segnalare o denunciare una o più persone con accuse false o pretestuose integra il reato di stalking. Accade ad esempio a Oristano, dove due coniugi hanno effettuato decine di segnalazioni a carabinieri e polizia, verso loro vicini. Quando la squadra mobile della città ha condotto indagini, ha svelato in realtà una situazione diametralmente opposta: non erano i vicini a disturbare, ma gli stessi coniugi che segnalavano i disturbi, e li perseguitavano così con le false segnalazioni alle autorità.
La situazione è andata avanti per un lungo periodo, con ripetute infondate segnalazioni e chiamate a polizia e carabinieri perché intervenissero contro presunti rumori e schiamazzi da parte dei vicini. Interventi che si rivelavano però ogni volta inutili. Il protrarsi delle situazione ha indotto quindi la polizia a indagare per capire ciò che stesse realmente accadendo.
Ne è emerso che la situazione e le dinamiche relazionali erano esattamente opposte, e che i due coniugi cercavano di colpire i loro vicini in questo modo, turbandoli con i continui controlli e il rischio di eventuali guai giudiziari. Con l’obiettivo che lasciassero la loro abitazione.
La coppia è stata quindi denunciata per stalking.
False denunce e segnalazioni.
Le false segnalazioni e le false denunce costituiscono una forma di stalking, oltre a integrare altri reati, e non sono purtroppo infrequenti. Così come sono frequenti purtroppo anche i casi di stalking condominiale, Casi recenti, attualmente in dibattimento processuale o con sentenze già emesse, si sono ad esempio verificati a Roma, Milano, Rimini, Genova, Bari, e in altre parti d’Italia.
Lo stalking condominiale e i legami con il mobbing.
Lo stalking condominiale si verifica tra vicini di casa all’interno di un condominio o di un complesso residenziale. Si tratta di un fenomeno in cui una persona prende di mira e perseguita intenzionalmente i suoi vicini, causando loro un disagio significativo e influenzando negativamente la loro qualità di vita.
Le forme di stalking condominiale possono includere comportamenti come molestie verbali, minacce, danneggiamento della proprietà, invio di lettere o messaggi intimidatori, sorveglianza invasiva, diffamazione o diffusione di false informazioni sulla vittima. Queste azioni mirano a creare un ambiente ostile e insopportabile per la vittima, spingendola verso una situazione di isolamento e disagio.
In molti casi l’obiettivo è anche indurre le vittime a lasciare le loro abitazioni, o a venderle a prezzi irrisori. Lo stalking condominiale può essere anche una causa di situazioni di mobbing, quando il mobbing stesso si protrae senza riuscire a colpire definitivamente il lavoratore che ne è vittima. E questo reato odioso si estende così, strumentalmente e “strategicamente”, pure alla sfera privata e familiare del lavoratore stesso.
Vedi sul tema
- Cassazione: il mobbing è stalking aggravato
- La Sentenza Corte di Appello di Milano, Sez. I, 9 giugno 2022, n. 4256
- Il mobbing e lo stalking lavorativo o connesso e perché sono identificati
Il fenomeno dello stalking condominiale può essere particolarmente complesso da gestire, poiché le vittime e gli autori dei comportamenti persecutori condividono lo stesso spazio abitativo. Le vittime possono sentirsi intrappolate e impotenti, poiché è difficile sfuggire al contatto con l’aggressore. Si consiglia di rivolgersi sempre ad uno studio legale specializzato in questo genere di reati.