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Religione

Il Pontefice: lo Spirito Santo risolve il disordine che affligge il mondo

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Papa Francesco: lo Spirito Santo nella creazione, nella Chiesa e nei nostri cuori.

Lo Spirito Santo, ha spiegato Papa Francesco nell’omelia della Santa Messa di ieri, Domenica 28 maggio 2023, è presente e agisce in tre ambiti principali: nella creazione, nella Chiesa e nelle nostre vite.

Nella creazione, lo Spirito Santo è Spirito creatore, che porta armonia al mondo. È colui che fa passare le realtà create, dal disordine alla coesione, e dalla confusione all’armonia. Il suo ruolo è quello di armonizzare la creazione, non cambiandola, ma rendendola appunto armoniosa.

Nel contesto attuale, caratterizzato da divisioni e discordie nel mondo, vediamo invece all’opera lo spirito della divisione, ovvero il diavolo, che si nutre degli antagonismi e delle ingiustizie. Di fronte a queste divisioni, gli sforzi umani per costruire l’armonia non sono sufficienti. Tuttavia, durante la Pasqua, il Signore riversa il suo Spirito Santo sul mondo per contrastare lo spirito divisore, portando la pace e l’unità. Viene invitato a invocare lo Spirito Santo ogni giorno per il mondo e per superare le divisioni.

Nella Chiesa, lo Spirito Santo è entrato in azione a partire dal giorno di Pentecoste. Non ha dato istruzioni o norme alla comunità, ma è sceso su ogni Apostolo, donando a ognuno grazie e carismi particolari. Nonostante questa pluralità di doni diversi, lo Spirito Santo crea armonia nella Chiesa, proprio come nella creazione.

L’armonia non implica uniformità, ma valorizza la diversità senza cancellare le differenze e le culture. Ciò invita a riflettere sul pericolo dell’uniformità superficiale in un momento in cui si cerca di omologare tutto senza sostanza. Lo Spirito Santo inizia donando grazia in abbondanza senza seguire un piano strutturato, ma piuttosto manifestando l’amore di Dio. Questo amore porta armonia e invita a considerare gli altri come parte dello stesso corpo di fede.

In sintesi, lo Spirito Santo agisce come Spirito creatore nell’armonizzazione della creazione, contrasta lo spirito della divisione nel mondo e crea armonia nella diversità della Chiesa. Invita a contemplare il progetto di Dio e ad accogliere i doni dello Spirito con stupore, riconoscendo l’unità nel corpo di Cristo.

L’importanza dello Spirito Santo nel contesto del Sinodo in corso, nella Chiesa e nei nostri cuori.

Il Sinodo in corso, spiega il Papa, è un cammino che richiede di essere guidato dallo Spirito Santo, non deve diventare un parlamento per rivendicare diritti e soddisfare le agende del mondo. Al contrario, è un’opportunità per essere docili al soffio dello Spirito, perché solo con Lui la Chiesa può navigare nel mare della storia. Senza lo Spirito Santo, la Chiesa diventa inerte, la fede si riduce a mera dottrina, la morale a un semplice dovere e la pastorale a un lavoro vuoto di significato.

Ecco quindi l’importanza di rimettere lo Spirito Santo al centro della Chiesa, in modo che il nostro cuore sia bruciato dall’amore per Gesù anziché per noi stessi. Lo Spirito deve essere al principio e al cuore dei lavori sinodali, perché la Chiesa ha bisogno di Lui. Il cammino sinodale richiede che il Popolo di Dio cammini insieme, come a Pentecoste, quando lo Spirito Santo discende mentre tutti sono uniti. In questo modo, l’armonia si rinnova nella Chiesa, camminando insieme con lo Spirito al centro.

Allo stesso tempo, lo Spirito Santo reca armonia nei nostri cuori. Attraverso il dono dello Spirito Santo, Gesù ha dato il potere di perdonare i peccati, riconciliando gli animi e armonizzando i cuori feriti e divisi. Solo lo Spirito Santo può ripristinare l’armonia nel cuore, creando un’intimità con Dio. Si esorta a cercare l’armonia in Lui, invocando lo Spirito Santo ogni giorno e diventando docili alla sua azione.

Papa Francesco pone alcune domande rilevanti: Siamo docili all’armonia dello Spirito o continuiamo a perseguire i nostri progetti senza lasciarci plasmare da Lui? Il nostro modo di vivere la fede è guidato dallo Spirito o siamo testardi e attaccati alle dottrine senza vita? Siamo disposti a perdonare e a promuovere la riconciliazione? Creiamo comunione o siamo sempre pronti a criticare, dividere e distruggere? Di fronte alle divisioni nel mondo, nella Chiesa e nei nostri cuori, si invoca lo Spirito Santo come risolutore di queste situazioni.

Il Pontefice ha concluso l’omelia pregando lo Spirito Santo di essere la sorgente inesauribile di armonia, di rinnovare la faccia della terra, di rendere la Chiesa unita e di trasformare i nostri cuori attraverso l’intercessione di Maria.

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