Giornale Online Direttore Paolo Centofanti

Canale Fede e Ragione

Papa Francesco: avere paura solo di buttare la propria vita

Papa Francesco 15 marzo 2017

Così il Pontefice all’Angelus di oggi, Domenica 25 Giugno 2023, in Piazza San Pietro.

Il Papa, basandosi sul Vangelo della Celebrazione di oggi, ha affrontato il tema della paura. La Chiesa ha affrontato persecuzioni sin dalle sue origini nonostante il messaggio di pace, giustizia, carità e perdono che il Vangelo promuove. Gesù invita i credenti a non farsi bloccare dalla paura, ma a temere solo una cosa: sprecare la propria vita. Papa Francesco utilizza l’immagine della “Geenna”, una discarica di rifiuti a Gerusalemme, per illustrare che la vera paura è gettare via l’esistenza inseguendo cose di poco valore che non danno significato alla vita.

Il Pontefice ricorda che anche oggi si può essere derisi o discriminati se non si seguono modelli superficiali e mondani che mettono in secondo piano le cose essenziali. Ad esempio, genitori che lavorano per mantenere la famiglia devono trovare tempo per stare con i figli. Sacerdoti o suore devono servire senza dimenticare di trascorrere tempo con Gesù per evitare la mondanità spirituale. I giovani, tra mille impegni e passioni, devono dedicare tempo alle relazioni e a realizzare sogni significativi, evitando di sprecare tempo in cose effimere.

Il Papa afferma che tutto ciò richiede rinunce rispetto agli idoli dell’efficienza e del consumismo, ma è necessario per non perdersi nelle cose che vengono poi gettate via, come nella “Geenna” di oggi, dove le persone spesso finiscono, trattate come oggetti indesiderati. Rimanere fedeli a ciò che conta comporta il costo di andare controcorrente, liberarsi dai condizionamenti e affrontare l’opposizione di coloro che seguono il pensiero comune. Tuttavia, il Papa sottolinea che ciò che conta veramente è non sprecare la vita, il bene più grande.

Papa Francesco invita quindi a riflettere su cosa si teme: il non possedere ciò che piace, non raggiungere i traguardi imposti dalla società, il giudizio degli altri o il non piacere al Signore e non mettere il Vangelo al primo posto. E conclude la sua riflessione invocando l’intercessione di Maria, Vergine e Madre saggia, affinché aiuti a fare scelte sagge e coraggiose.

Dopo l’Angelus il Pontefice ha affermato di essere molto addolorato per la “terribile violenza tra bande rivali” nel Centro Penitenziario femminile di Támara in Honduras, che “ha seminato morte e sofferenza”. Ha pregato per le vittime e le loro famiglie, chiedendo alla Vergine di Suyapa, Madre dell’Honduras, di aiutare “i cuori ad aprirsi alla riconciliazione e a fare spazio a una convivenza fraterna, anche all’interno delle carceri”.

Comments

comments