Così il presidente del Consiglio nel proprio messaggio per il convegno Demografica. Popolazione, persone, natalità: Noi domani.
Meloni ha potuto partecipare di persona, e ha inviato il suo messaggio e le sue riflessioni. Dopo aver un saluto alle autorità presenti all’evento, ha ricordato la centralità delle politiche demografiche per il futuro dell’Italia e l’importanza di sensibilizzare l’opinione pubblica su questo tema.
Ha sottolineato che il Governo ha posto la natalità e la famiglia al centro del suo impegno, adottando una visione di sistema che coinvolge tutti i Ministeri. Numerosi provvedimenti sono stati adottati fino ad ora, come l’aumento dell’assegno unico, le norme sui mutui per le giovani coppie e il rafforzamento del congedo parentale. Meloni ha affermato che questi sono solo i primi passi e che ci sono molte altre misure in programma.
Tuttavia, ha evidenziato la necessità di un cambiamento culturale, affinché diventare genitori non sia considerato fuori moda, ma un valore socialmente riconosciuto. Meloni ha auspicato che fare un figlio sia visto come un’esperienza meravigliosa che contribuisce alla crescita della società e al futuro del paese. Ha sottolineato l’importanza di invertire la narrazione dominante che ha ridotto l’importanza della genitorialità e di promuovere la bellezza di diventare genitori.
Infine, il Presidente del Consiglio ha citato Papa Francesco, ricordando che vincere l’inverno demografico significa combattere qualcosa che va contro le famiglie, la patria e il futuro. Ha concluso affermando che il Governo è pronto ad affrontare questa sfida ambiziosa e a fare la sua parte.
Il testo integrale del messaggio del premier
Carissimi,
desidero ringraziare l’Adnkronos per aver voluto organizzare questa iniziativa e aver scelto di dar vita ad un nuovo progetto editoriale e informativo interamente dedicato alla famiglia e alla natalità, due temi che stanno particolarmente a cuore alla sottoscritta e all’intero Governo.
Anche per questo sono davvero dispiaciuta di non essere riuscita a partecipare in presenza, ma ci tenevo ad inviarvi il mio contributo e le mie riflessioni. Ringrazio e saluto chi oggi rappresenterà autorevolmente l’Esecutivo: il Ministro Calderone, il Viceministro Leo e il Sottosegretario Gemmato.
Rivolgo il mio saluto a tutte le Autorità, ai rappresentanti delle Istituzioni, agli esponenti del mondo scientifico, del tessuto produttivo e del mondo della comunicazione che hanno accettato l’invito di Adnkronos e che sono presenti oggi al Palazzo dell’Informazione. Aver riunito oggi un parterre così qualificato, trasversale e autorevole è indice, e conferma, della crescente attenzione che l’emergenza demografica sta avendo nella nostra Nazione. Perché tra le prime cose che è nostro compito fare c’è quella di tenere accesi i riflettori sulla centralità delle politiche demografiche per il futuro dell’Italia e su quanto sia importante sensibilizzare l’opinione pubblica.
Il Governo ha messo la natalità e la famiglia al centro del suo impegno. E lo ha fatto con una visione di sistema, portando avanti un lavoro trasversale a tutti i Ministeri e considerando in ogni ambito il criterio dei figli come un criterio fondamentale. Una visione che ha ispirato i tanti provvedimenti adottati finora, dall’aumento dell’assegno unico alle norme sui mutui per le giovani coppie, dal rafforzamento del congedo parentale fino all’inserimento della composizione del nucleo famigliare e dei costi sostenuti per la crescita dei figli nei principi della delega fiscale. È solo l’inizio e sono tante le misure in cantiere.
È necessario, però, accompagnare a tutto questo un cambiamento dal punto di vista culturale. Noi vogliamo restituire agli italiani una Nazione nella quale essere padri non sia più considerato fuori moda ed essere madri non sia vista una scelta solo privata, ma un valore socialmente riconosciuto. Una Nazione nella quale fare un figlio vuol dire riconoscere di aver fatto una cosa bellissima, più grande di noi stessi, che non ci toglie nulla, che non ci priva di nulla e che non ci impedisce di realizzare i nostri sogni. E che contribuisce ad accumulare quegli anni di futuro, quel Pil demografico, indispensabile per assicurare che il fluire delle generazioni non si interrompa.
I figli, i bambini, sono vita e speranza, come i semi da piantare per far crescere una foresta. Per decenni la cultura dominante ci ha detto esattamente il contrario. Ora è arrivato il momento di spezzare questa narrazione e invertire la tendenza, promuovendo la bellezza della genitorialità e costruendo un immaginario per la vita.
Vincere l’inverno demografico, ci ha ricordato Papa Francesco, significa combattere qualcosa che va “contro le nostre famiglie, contro la nostra Patria, e anche contro il nostro futuro”.
Questa è la nostra sfida. Una sfida ambiziosa, ma che non abbiamo paura di affrontare. Il Governo c’è ed è pronto a fare la sua parte.