Giornale Online Direttore Paolo Centofanti

Canale Fede e Ragione

Consiglio Europeo, Meloni: concordi sulla questione migrazione

presidente-Meloni

Così il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, alla conclusione del Consiglio Europeo.

Il premier ha partecipato a Bruxelles alla riunione del Consiglio europeo del 29 e 30 giugno. Al termine dell’incontro ha tenuto un punto stampa conclusivo. A margine dei lavori della prima giornata, il Presidente ha tenuto un punto stampa e ha incontrato il Presidente della Repubblica di Cipro, Nikos Christodoulidīs. Nel corso della seconda giornata, il Presidente ha incontrato il Primo Ministro della Repubblica di Polonia, Mateusz Morawiecki, e il Primo Ministro dell’Ungheria, Viktor Orbán.

Io sono molto soddisfatta dei risultati di questo Consiglio europeo. Le questioni centrali che l’Italia ha posto in questi mesi sono oggi una realtà. Parlo di migrazione e di concentrare l’attenzione europea sulla migrazione e sulla dimensione esterna, questione che era impensabile fino a qualche mese fa e che oggi è sostanzialmente condivisa da tutti.

Parlo anche del fatto che in tema economico noi ci eravamo presentati, quando si è discusso di come affrontare il tema della competitività europea, chiedendo pari condizione, anche per i Paesi che hanno minore spazio fiscale, vale a dire piena flessibilità nell’utilizzo dei Fondi esistenti. Oggi nelle proposte della Commissione questo elemento è molto presente. Ricordo che per l’Italia vuol dire, tra Fondi di coesione e PNRR, circa 300 miliardi di euro che possono essere meglio spesi e che possono essere concentrati sulle priorità.

Sono molto contenta del consenso che siamo riusciti ad avere da parte di tutto il Consiglio su come stiamo affrontando il rapporto con la Tunisia e vorrei che notaste questo passaggio nelle Conclusioni del Consiglio nella parte sulle relazioni esterne: vale a dire partenariato strategico; vale a dire non affrontare semplicemente il tema migratorio ma affrontare un tema di un rapporto diverso tra l’Europa e i Paesi del Nord Africa. Nelle conclusioni c’è scritto che quello che noi stiamo facendo con la Tunisia può essere un modello, ed è esattamente dove vorremmo arrivare nel rapporto tra Unione europea e i Paesi del Nord Africa.

Quando la Commissione, nella revisione del bilancio pluriennale, propone l’utilizzo di fino a 15 miliardi di euro per la dimensione esterna, vuol dire che siamo riusciti a convincere su un approccio che era tutto italiano. Io ricordo quando nei primi Consigli europei ai quali mi sono presentata si diceva che probabilmente sarebbe stato meglio non affrontare questo tema perché non ci sarebbe stato in nessun caso consenso, evidentemente un consenso si è riuscito a costruire.

Così come altre cose, che per me sono importanti, sono oggi di grande condivisione: penso al sostegno del Consiglio europeo alla presenza dell’Unione Africana nel G20; penso alla materia che viene citata finalmente in un documento del Consiglio europeo della demografia. Voi sapete che la questione demografica, la questione della natalità è una questione sulla quale siamo molto concentrati e io spesso mi sono interrogata sul perché un’Unione europea che abbia un programma su molte cose, in realtà non affronti una delle più grandi questioni strutturali che la riguardano, che è proprio il tema della natalità, così come sull’intelligenza artificiale.

Voi ricorderete il G7 e il Consiglio d’Europa, io continuo a porre il tema di governare un processo che rischia di schiacciarci e anche questo oggi è nelle Conclusioni del Consiglio, per cui credo che il ruolo dell’Italia sia stato un ruolo da protagonista in questo Consiglio europeo.  Credo che chiunque abbia seguito i lavori del Consiglio potrà confermarlo e quindi sono soddisfatta del lavoro che abbiamo fatto.

Comments

comments