Cosi il presidente Meloni al contingente militare italiano a Camp Adazi, Lituania.
Ieri il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha incontrato a Riga il Primo Ministro della Repubblica di Lettonia, Krisjanis Kariņs. Dopo il vertice, il Presidente Meloni, con il Ministro della Difesa Guido Crosetto, ha incontrato il personale del Contingente militare italiano presso la Base militare di Camp Adazi.
Il testo del saluto del Presidente Meloni al Contingente militare italiano di Camp Adazi.
Comandante, buonasera a lei, buona serata a tutti. Noi ci tenevamo, mentre andiamo a Vilnius al vertice della NATO, a venire qui a salutare; ci tenevamo a venire qui a ringraziarvi personalmente a ringraziare tutto il Task Group Baltic attualmente in servizio.
Per il vostro tramite gli uomini e le donne che vi hanno preceduto nelle precedenti rotazioni – e sono ringraziamenti che vanno oltre la formalità che spesso viene rivolta ai vostri sacrifici, al vostro lavoro, perché io mi considero una patriota nel mio lavoro – non c’è niente che sia più importante per me di poter rappresentare una nazione credibile una nazione orgogliosa una nazione rispettata, e se l’Italia oggi è quella nazione lo si deve prevalentemente al lavoro che fate voi.
Lo si deve prevalentemente a quello che avete saputo raccontare di cosa sia il popolo italiano, di cosa sia l’Italia. E sarò franca: so che non sempre le istituzioni italiane, che non sempre la politica italiana può essere sembrata ai vostri occhi ma vi dico anche che farò e faremo tutto quello che è umanamente possibile per noi perché voi possiate essere fieri di chi vi rappresenta. Come l’Italia può essere fiera di come voi la rappresentate, e questo è il motivo per cui quando ho l’occasione ogni volta che ho l’occasione vengo a salutare e a ringraziare gli uomini e le donne che sono impegnati nelle missioni. Perché vale per tutti: vale particolarmente per voi oggi, perché nell’attuale contesto internazionale il vostro ruolo assume un significato ancora più cruciale quello che voi fate.
Qui. oggi, al confine orientale dell’Alleanza, e guardare negli occhi chi vorrebbe un mondo nel quale chi è più forte può liberamente invadere il suo vicino; un mondo nel quale non c’è più la forza del diritto, ma c’è il diritto del più forte. Guardarlo negli occhi e dirgli che questo non accadrà, che noi difenderemo quel diritto, che è il diritto degli Stati senza il quale neanche il diritto degli uomini può essere garantito. E che lo faremo con la nostra determinazione. Lo faremo con la nostra credibilità. Lo faremo con la nostra professionalità.
Vedete, io penso a ciò che non capisce, o fa finta di non capire, chi fa una certa propaganda anti militarista. Vorrebbe che noi smobilitassimo, che non spendessimo, perché porterebbe la pace. CIò che questa gente fa finta di non capire è la più antica delle leggi: “si vis pacem, para bellum”. La deterrenza è la più straordinaria forma di diplomazia: la capacità di difendersi il più straordinario strumento per garantire la pace, ed è quello che voi qui state facendo.
State difendendo non solo nostri alleati, con i quali ovviamente siamo solidali, particolarmente in un momento come questo. Voi state difendendo la pace, la stabilità, il futuro dell’intero continente europeo. E chi sa guardare oltre la propaganda questo lo capisce molto bene. Quindi io ho da dirvi solamente questo, perché non sono venuta qui a farvi un comizio. Sono venuta qui a dire grazie a nome del popolo italiano.
Perché noi saremo al vertice al vertice della NATO di Vilnius insieme al ministro Crosetto del quale pure porto i saluti. È un vertice delicato, molto importante, però alla fine è merito vostro se noi arriviamo in questi consessi. E se in questi consessi possiamo sedere a testa alta. Grazie davvero per i sacrifici che fate. Grazie per quello che dimostrate. Grazie per essere l’Italia migliore che abbiamo.