Il Pontefice: Gli incidenti sono una calamità, è un’ingiustizia.
Così il Papa durante il volo verso la Mongolia, rispondendo durante il saluto ai giornalisti a una domanda sul gravissimo incidente accaduto nel Torinese, ha riservato un momento per riflettere sulla tragica realtà degli incidenti sul lavoro. “Sì, l’ho sentito”, ha affermato, ricordando che il lavoro è sacro e che ogni incidente si verifica “sempre per una mancanza di cura”.
Con profondo rammarico e preoccupazione, Papa Francesco ha espresso la sua visione sugli incidenti, definendoli come “una calamità” e sottolineando l’ingiustizia che rappresentano. Ha detto: “Gli incidenti sono una calamità. È un’ingiustizia”. Queste parole risuonano fortemente, soprattutto alla luce del recente incidente.
Ma ciò che ha colpito di più è stata la sua enfasi sul valore e sull’importanza dei lavoratori. Con voce carica di empatia e compassione, il Papa ha dichiarato: “Sempre per una mancanza di cura… I lavoratori sono sacri”. Affermazione non solo mette in luce la sacralità della vita umana ma evidenzia anche la responsabilità collettiva di garantire la sicurezza e il benessere dei lavoratori in ogni contesto.
In un’epoca in cui gli incidenti sul lavoro continuano ad essere una preoccupante realtà in molte parti del mondo, le parole di Papa Francesco ci ricordano l’importanza di affrontare queste questioni con urgenza e di proteggere i diritti e la dignità dei lavoratori ovunque essi si trovino.
Curare la dignità del lavoro
Papa Francesco ha più volte affermato la necessità di difendere la dignità e la salute dei lavoratori. Come ad esempio lo scorso anno, in un tweet pubblicato Giovedì 28 aprile, sul proprio profilo Twitter @Pontifex_it, nella Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro. La giornata è stata istituita dall’OIL – Organizzazione Internazionale del Lavoro, l’agenzia delle Nazioni Unite nata “per promuovere la giustizia sociale e i diritti umani, sopra tutto quelli connessi al lavoro.
“Lavorare in sicurezza – aveva twittato Papa Francesco – permette a tutti di esprimere il meglio di sé guadagnando il pane quotidiano. Più curiamo la dignità del lavoro e più siamo certi che aumenterà la qualità e la bellezza delle opere realizzate”.
Il tweet del pontefice era arrivato in coincidenza con la pubblicazione dei dati INAIL su infortuni e malattie professionali nel primo trimestre 2022. Dati a dir poco preoccupanti: già in quei tre mesi gli infortuni sul lavoro erano aumentati del 50,9% rispetto allo stesso periodo del 2021, quando la pandemia da Covid-19 era drammatica. Così come erano aumentati del 2,2% i decessi, arrivati a 189 in questo primo trimestre.
Vedi, su Fede e Ragione: Papa Francesco: curare la dignità del lavoro.