Il Pontefice: l’amore è correggere e consigliare, non spettegolare.
Nell’Angelus di oggi in Piazza San Pietro, Papa Francesco ha riflettuto sul Vangelo, parlando della correzione fraterna come espressione elevata dell’amore. Ha sottolineato la difficoltà nell’atto di correggere gli altri e ha messo in guardia contro il pericolo dei pettegolezzi:
“Purtroppo, invece, la prima cosa che spesso si crea attorno a chi sbaglia è il pettegolezzo, in cui tutti vengono a conoscere lo sbaglio, con tanto di particolari, tranne l’interessato! Questo non è giusto, fratelli e sorelle, questo non piace a Dio.”
Citando San Bernardo, il Papa ha messo in luce il pericolo delle parole superficiali e della superbia. Ha poi enfatizzato l’importanza di affrontare direttamente chi ha commesso un errore, seguendo le indicazioni di Gesù: “Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo.”
Papa Francesco ha esortato a evitare il chiacchiericcio e ad aiutare chi sbaglia, coinvolgendo, se necessario, persone sincere o la comunità, sempre con l’intento costruttivo di aiuto.
Il Papa ha poi posto alcune domande riflessive alla comunità: “E allora ci chiediamo: come mi comporto io con chi sbaglia contro di me? Tengo dentro la cosa e accumulo rancore? Ne faccio motivo di chiacchiere alle spalle? Oppure sono coraggioso, coraggiosa, e cerco di parlarci?”
Nella parte successiva, Papa Francesco ha espresso la sua vicinanza al popolo del Marocco colpito da un terremoto, esprimendo la propria “vicinanza al caro popolo del Marocco, colpito da un devastante terremoto. Prego per i feriti – ha affermato – per coloro che hanno perso la vita – tanti! – e per i loro familiari”.
E ha ringraziato “i soccorritori e quanti si stanno adoperando per alleviare le sofferenze della gente; il concreto aiuto di tutti – ha auspicato – possa sostenere la popolazione in questo tragico momento: siamo vicini al popolo del Marocco!” ha esclamato, ricordando i fedeli di pregare anche per l’Ucraina.