Lunedì 18 settembre 2023 Papa Francesco ha rivolto un caloroso saluto ai membri dei Rogazionisti del Cuore di Gesù e delle Suore Figlie del Divino Zelo, notando che si trovavano in un periodo di riflessione profonda riguardo ai loro cammini congregazionali. Queste riflessioni erano illuminate dai recenti Capitoli Generali, in cui erano stati affrontati temi cruciali come la consacrazione, l’identità carismatica, la comunione fraterna e la missione.
Il Pontefice ha enfatizzato l’importanza della preghiera come elemento centrale nella vita di un religioso. Ha ricordato la vita di Sant’Annibale di Francia, sottolineando come la sua vocazione fosse nata e sostenuta dalla preghiera. In particolare, ha citato le parole di Sant’Annibale: «Senza questo fuoco interiore, che si chiama vita spirituale, orazione, preghiera, penitenza […] nessun’opera veramente buona può prodursi».
Papa Francesco ha poi fatto riferimento a un passaggio del Vangelo secondo Matteo (Mt 9,37-38) che ha profondamente influenzato Sant’Annibale e la sua missione di pregare per le vocazioni. Ha rievocato come Sant’Annibale fosse stato toccato dalla compassione di Cristo verso l’umanità sofferente e come avesse compreso l’importanza fondamentale della preghiera per rispondere alle necessità spirituali del popolo di Dio.
Riprendendo le parole di San Paolo VI, il Papa ha esortato i presenti a diventare “specialisti di Dio”, sottolineando come questo non significhi solamente essere teologi o studiosi, ma piuttosto persone profondamente radicate nella preghiera e nell’azione caritativa. Ha descritto questa doppia dimensione come “mani giunte dinanzi a Dio e mani tese verso i fratelli”.
Infine, Papa Francesco ha ringraziato le due congregazioni per la loro testimonianza e il loro impegno, incoraggiandoli a persistere nella preghiera per le vocazioni. Ha chiuso il suo discorso con una richiesta personale, chiedendo di essere ricordato nelle loro preghiere.