180 anni di missione e solidarietà: Papa Francesco omaggia la Pontificia Opera della Santa Infanzia.
Nel messaggio celebrativo per il 180° anniversario della fondazione della Pontificia Opera della Santa Infanzia, Papa Francesco rivolge parole di saluto ed incoraggiamento a bambini e ragazzi missionari, genitori, formatori e sostenitori dell’Opera. Il messaggio rievoca la nascita dell’organizzazione nel 1843 da parte di Mons. Charles de Forbin Janson, Vescovo di Nancy, mosso da profonda preoccupazione per il benessere fisico e spirituale dei bambini in Cina.
Papa Francesco sottolinea un insegnamento fondamentale derivante dallo zelo missionario di Mons. Janson: l’importanza di preoccuparsi per la salvezza altrui. L’imperativo di desiderare la salvezza per tutti è un segno distintivo di veri discepoli di Gesù e ha rappresentato la motivazione che ha dato vita alla Pontificia Opera, la quale continua a educare bambini e ragazzi di tutto il mondo ad essere discepoli missionari.
Inoltre, il messaggio pontificio ricorda il 150° anniversario della nascita di Santa Teresa di Gesù Bambino, patrona delle missioni e membro dell’Opera. Santa Teresa è presentata come esempio di come, attraverso la preghiera, si possa contribuire silenziosamente a far conoscere e amare Gesù. Papa Francesco enfatizza che la preghiera rappresenta la prima azione missionaria, in grado di raggiungere ogni angolo del mondo.
Il Papa esprime ringraziamenti ai giovani missionari per il loro impegno, che serve a diffondere il Vangelo e a condividere la fede, oltre ad offrire sostegno materiale. Ringrazia anche i genitori e gli animatori che supportano e promuovono il carisma e la spiritualità dell’Opera della Santa Infanzia. Sottolineando che l’Opera è universale e pontificia, Francesco considera i giovani membri come suoi speciali collaboratori e li esorta a costruire ponti e relazioni seguendo l’esempio di Cristo. Infine, invita tutti a continuare a impegnarsi fedelmente, seguendo l’esempio e l’insegnamento di Santa Teresa del Bambino Gesù e del fondatore Mons. Charles de Forbin Janson.