Cambiamento climatico: un nuovo pericolo per l’ozonosfera antartica.
Un recente studio pubblicato su Nature Communications rivela che il nucleo della stratosfera antartica, situato nella stratosfera media, ha subito una significativa riduzione del 26% dei livelli di ozono dal 2004, contraddicendo le tendenze precedentemente riportate che indicavano un recupero dei livelli di ozono totale. Tuttavia, è importante notare che le tendenze al recupero rimangono evidenti in primavera avanzata (settembre). Ciò evidenzia la cruciale necessità di un monitoraggio e una valutazione continui delle condizioni della stratosfera, in particolare alla luce dei cambiamenti dinamici che si verificano nel clima terrestre.
Il Protocollo di Montreal, istituito nel 1987, ha svolto un ruolo fondamentale nel limitare la produzione di sostanze che riducono l’ozono, ed è ampiamente considerato un successo nella promozione del recupero dell’ozono. Tuttavia, negli ultimi tre anni (2020-2022) si è assistito a una recrudescenza di grandi e persistenti buchi nell’ozono antartico in primavera avanzata, mentre in primavera avanzata si è ancora registrato un leggero aumento dei livelli di ozono (indicando un parziale recupero del buco dell’ozono). La comprensione delle variazioni dei livelli di ozono rimane di fondamentale importanza a causa del ruolo significativo che l’ozono stratosferico antartico svolge nell’influenzare la variabilità climatica nell’emisfero australe.
Per valutare a fondo i recenti cambiamenti nel buco dell’ozono antartico, compresi quelli osservati durante la stagione 2022, Annika Seppälä, Hannah Kessenich e i loro colleghi hanno condotto un’analisi completa delle variazioni mensili e giornaliere dell’ozono tra il 2001 e il 2022. I dati del 2002 e del 2019 sono stati esclusi a causa dell’anomalia dissoluzione precoce del buco dell’ozono causata da eventi di riscaldamento stratosferico improvviso durante quegli anni. I ricercatori hanno esaminato vari strati stratosferici durante i cruciali mesi primaverili australi da settembre a novembre.
Quando i dati satellitari del 2022 sono stati incorporati nell’analisi, le tendenze al recupero precedentemente riportate nei livelli totali di colonna di ozono primaverile antartico (l’ozono totale al di sopra di un punto specifico sulla Terra attraverso tutti gli strati atmosferici) dal 2001 in poi non erano più evidenti. Invece, la stratosfera media è stata caratterizzata da una riduzione continua e significativa dei livelli di ozono dal 2004, con una perdita del 26% nel nucleo del buco dell’ozono. Questa riduzione potrebbe essere guidata da cambiamenti dinamici nella mesosfera (lo strato atmosferico sopra la stratosfera e la stratosfera).
Questi risultati suggeriscono che le alterazioni nell’atmosfera dell’emisfero australe contribuiscono alla persistenza del buco dell’ozono antartico.
Articolo Nature Communications: Potential drivers of the recent large Antarctic ozone holes. DOI 10.1038/s41467-023-42637-0 .