Attualità e futuro degli studi umanistici: Sei storie di donne all’Accademia Nazionale dei Lincei.
Nella sede di Palazzo Corsini, Accademia Nazionale dei Lincei, si è svolto il 22 novembre scorso l’evento Attualità degli studi umanistici. Sei storie di donne, organizzato da un comitato ordinatore composto da Roberto Antonelli, Lina Bolzoni, Marta Catellani, Benedetta Craveri, Benedetta Papasogli e Alberto Tesei.
Un ponte tra scienze umane e sociali
L’evento ha messo in luce la rilevanza e l’utilità sociale degli studi umanistici, spesso messi in discussione in termini di prospettive professionali. Sottolineando l’indispensabile apporto culturale e formativo degli studi umanistici, i relatori hanno esplorato il loro profondo legame con le scienze sociali e l’ampio spettro di opportunità professionali che offrono, oltre alla tradizionale carriera nell’insegnamento.
Donne in primo piano
La conferenza ha dato voce a sei donne eccezionali, che hanno condiviso le loro esperienze professionali e le sfide affrontate in ambiti diversi. Tra i relatori figuravano:
- Lina Bolzoni, critica letteraria e storica della letteratura italiana, specialista in memoria, rapporto tra letteratura e immagine e arte di leggere.
- Teresa Cremisi, editrice di fama internazionale, editorialista e scrittrice.
- Giulia Cogoli, fondatrice di una società di comunicazione nel settore culturale, responsabile di premi letterari e festival.
- Barbara Jatta, prima donna direttrice dei Musei Vaticani, storica dell’arte e museologa.
- Bina Agarwal, economista indiana, attiva nelle battaglie per l’autonomia economica femminile in Asia.
- Silvana Sciarra, ex Presidente della Corte Costituzionale e professore emerito di Diritto del lavoro e diritto sociale europeo.
Dialogo con il futuro
L’evento si è concluso con un un dialogo interattivo con le studentesse, invitandole a esplorare i loro interessi, progetti e sogni. Questa iniziativa, promossa dalla Commissione Pari Opportunità e dalla Fondazione I Lincei per la Scuola, mirava a ispirare le giovani donne a perseguire carriere in ambiti professionali non convenzionali, dimostrando l’importanza e l’attualità degli studi umanistici in un mondo in rapida evoluzione.