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Appello alla pace e riflessione sul Battesimo: l’Angelus di Papa Francesco

Papa Francesco 15 marzo 2017

Durante l’Angelus del 7 gennaio 2024, il Pontefice invoca la pace nel mondo e medita sul profondo significato del Battesimo del Signore.

Nel suo discorso all’Angelus di oggi in Piazza San Pietro, Papa Francesco ha rivolto un commovente appello alla pace mondiale, sottolineando situazioni critiche in diverse regioni, inclusa l’Ucraina, la Palestina, Israele e la Repubblica Democratica del Congo. Il Papa ha espresso la sua vicinanza alle popolazioni colpite da recenti inondazioni in Congo e ha invocato preghiere per la liberazione incondizionata di tutte le persone attualmente sequestrate in Colombia. Questo gesto di preghiera, secondo il Santo Padre, favorirebbe un clima di riconciliazione e di pace nel Paese.

Dopo questo appello universale per la pace, Papa Francesco ha riflettuto sul significato del Battesimo del Signore, un evento che segna l’inizio del ministero di Gesù e dimostra la sua vicinanza ai peccatori. Ha ricordato che il Battesimo di Gesù, avvenuto presso il fiume Giordano, è stato un momento in cui si sono manifestati eventi straordinari: la discesa dello Spirito Santo su Gesù e la voce del Padre che lo proclama suo Figlio amato.

Il Pontefice ha collegato questi eventi al nostro Battesimo, sottolineando come esso ci trasformi in figli di Dio e membri della sua famiglia. Ha enfatizzato l’importanza di ricordare la data del proprio Battesimo, descrivendola come un “nuovo compleanno” nella vita della grazia, e ha invitato i fedeli a ringraziare coloro che hanno contribuito a questo sacramento.

Il Papa ha inoltre invitato i fedeli a riflettere sul dono del Battesimo e sulla presenza costante di Dio nelle loro vite, suggerendo di riconoscere questa grazia con il segno della croce.

Infine, dopo l’Angelus, Papa Francesco ha menzionato il battesimo di alcuni neonati in quella giornata, estendendo le preghiere a tutti i bambini battezzati recentemente e ha inviato auguri fraterni alle comunità ecclesiali dell’Oriente che celebrano il Santo Natale secondo il Calendario Giuliano. Ha concluso salutando i pellegrini e invitandoli a pregare per lui.

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