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Innovazione e ricerca

Lo spopolamento delle città statunitensi: una sfida per il futuro

Studio rivela le profonde trasformazioni demografiche e le implicazioni per le città degli Stati Uniti entro il 2100.

Uno studio recente pubblicato su Nature Cities prevede che entro il 2100, circa 15.000 città negli Stati Uniti, tra cui Cincinnati, Pittsburgh e Buffalo, potrebbero affrontare una significativa diminuzione della popolazione. Questo fenomeno, noto come spopolamento, è una sfida emergente che potrebbe rimodellare il paesaggio urbano americano nei prossimi decenni.

La ragione del declino

L’analisi delle tendenze demografiche attuali e future condotta da Uttara Sutradhar e colleghi si basa su dati provenienti dal Census e dall’American Community Survey. Utilizzando questi dati, i ricercatori hanno esaminato le tendenze demografiche sotto cinque diversi scenari climatici, dai percorsi di sviluppo sostenibile a quelli basati sullo sfruttamento intensivo dei combustibili fossili.

I risultati mostrano che il 43% delle città statunitensi potrebbe esperire uno spopolamento entro il 2100, influenzando tra il 12 e il 23% della popolazione totale e tra il 27 e il 44% delle aree popolate. Questo declino demografico non è uniformemente distribuito in tutto il paese: le regioni del Nord e del Midwest sono previste per subire livelli di spopolamento più elevati rispetto a quelle del Sud e dell’Ovest.

Fattori economici e climatici

Il reddito gioca un ruolo significativo in questo fenomeno. Le città a basso reddito sono più propense a perdere popolazione rispetto a quelle a reddito più elevato, con questa tendenza più marcata nel Nord-Est e nel Midwest. Inoltre, i cambiamenti climatici e le relative conseguenze ambientali potrebbero accelerare il declino in alcune aree, rendendo meno attraenti determinate città.

Implicazioni per il futuro

Lo spopolamento porta con sé sfide sociali, economiche e politiche, che vanno dalla gestione delle infrastrutture in declino alla necessità di ripensare i modelli di crescita delle città. Le città in crescita e quelle in declino avranno esigenze locali diverse, specialmente per quanto riguarda infrastrutture e altri servizi.

La ricerca suggerisce inoltre che l’immigrazione internazionale potrebbe portare a guadagni demografici in città che già ospitano grandi popolazioni di immigrati, sottolineando l’importanza dell’immigrazione come fattore demografico.

Questo studio sfida i modelli di crescita basati esclusivamente sullo sviluppo economico e sottolinea la necessità di pianificare infrastrutture e politiche che tengano conto delle realtà demografiche mutevoli. Mentre alcune città potrebbero continuare a crescere, molte altre dovranno affrontare e gestire le complesse dinamiche dello spopolamento.

Articolo Nature Cities: Depopulation and associated challenges for US cities by 2100. Spopolamento e sfide associate per le città statunitensi entro il 2100. DOI 10.1038/s44284-023-00011-7 .

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