Nell’udienza generale di ieri il Pontefice ha espresso la sua vicinanza e solidarietà alle vittime civili dell’attacco missilistico a Erbil, la capitale della Regione Autonoma del Kurdistan Iracheno. Il Papa ha sottolineato l’importanza delle relazioni pacifiche tra le nazioni, affermando che la costruzione di buoni rapporti tra vicini non si basa su azioni di violenza, ma sul dialogo e sulla collaborazione. Ha invitato tutti a evitare azioni che possano aumentare la tensione in Medio Oriente e in altre aree di conflitto.
Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani.
Papa Francesco ha ricordato l’inizio della Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani, con un tema focalizzato sull’amore verso Dio e verso il prossimo. Ha incoraggiato i cristiani a pregare per raggiungere la piena comunione e offrire una testimonianza unanime di amore, in particolare verso i più fragili e vulnerabili.
Invito alla pace e alla solidarietà.
Il Papa ha poi esortato a non dimenticare i Paesi colpiti dalla guerra, citando l’Ucraina, la Palestina, Israele e gli abitanti della Striscia di Gaza. Ha sottolineato che la guerra distrugge, semina odio e rappresenta una sconfitta umana, invitando alla preghiera per le vittime dei conflitti e per le persone che soffrono a causa delle guerre.
Appello alla responsabilità globale.
Questo discorso di Papa Francesco riflette un profondo appello alla responsabilità globale, al dialogo e alla solidarietà. Il suo messaggio mira a ispirare un rinnovato impegno per la pace e l’unità, sia nelle relazioni tra le nazioni che nella comunità cristiana mondiale.
